La memoria ad accesso casuale, comunemente nota come RAM, costituisce una componente fondamentale all’interno di qualsiasi sistema informatico; sia esso un desktop, portatile o mini pc. Agisce come una sorta di area di lavoro temporanea per il processore, conservando i dati e le istruzioni che quest’ultimo deve elaborare in un dato momento.
Una maggiore quantità di memoria, e soprattutto una RAM più veloce, permette al computer di gestire un numero maggiore di operazioni simultaneamente e di accedere ai dati in modo più rapido; con un impatto diretto sulla reattività e sulla fluidità del sistema.
Quando si avvia un’applicazione, si apre un file o si naviga sul web, i dati necessari vengono caricati dalla memoria di archiviazione (come l’hard disk o l’SSD) nella RAM; il processore accede poi a questi dati dalla RAM per eseguire le operazioni richieste.
Un banco di memoria insufficiente o lento può causare rallentamenti, blocchi o addirittura il blocco completo del sistema. Questo accade poiché il computer è costretto a ricorrere continuamente alla memoria di archiviazione, che è significativamente più lenta della RAM.
Pertanto, la scelta del banco di memoria giusto non è un aspetto secondario; è un fattore cruciale per garantire prestazioni ottimali e un’esperienza d’uso soddisfacente. Ignorare le specifiche tecniche e le caratteristiche della RAM può portare a spendere denaro inutilmente per moduli non compatibili o non adatti alle proprie esigenze, vanificando potenziali miglioramenti delle prestazioni del proprio dispositivo.
Tipologie di moduli RAM
Esistono diverse tipologie di RAM, ognuna con le proprie caratteristiche e velocità; le più comuni attualmente sono le DDR4 e le più recenti DDR5, ognuna con specifiche frequenze operative e latenze. La compatibilità con la scheda madre è un aspetto imprescindibile da considerare; ogni scheda madre supporta specifici tipi di RAM e velocità massime; consultare il manuale della scheda madre o le specifiche del produttore è un’azione preliminare fondamentale per evitare incompatibilità e sprechi di denaro.
Inoltre, è importante considerare la quantità di memoria necessaria in base all’utilizzo del computer; per attività basilari come navigazione web e utilizzo di software di produttività, 8GB possono essere sufficienti. Per attività più impegnative come il gaming, l’editing video o l’utilizzo di software di progettazione grafica, 16GB o 32GB sono decisamente consigliati per evitare colli di bottiglia e garantire un funzionamento fluido e senza interruzioni.
Se sei un appassionato di IA e hai un pc con un processore in grado di eseguire operazioni IA, le richieste di memoria per caricare un modello LLM in memoria sono ancora più esigenti; qui il minimo per poter sperimentare è 64 GB o più.
La velocità della memoria, misurata in MHz (Megahertz), indica la frequenza con cui la memoria può trasferire dati al processore; una frequenza più alta si traduce in un trasferimento di dati più rapido e, di conseguenza, in prestazioni migliori. Tuttavia, la frequenza non è l’unico fattore da considerare; un altro parametro cruciale è la latenza, espressa con la sigla CL (CAS Latency), che analizzeremo in dettaglio più avanti.
Come individuare il modulo RAM più veloce
Per determinare quale modulo RAM offra le prestazioni più elevate, è necessario esaminare attentamente le sue specifiche tecniche; andando oltre la semplice quantità di memoria. La frequenza operativa, misurata in Megahertz (MHz), è un indicatore primario della velocità di trasferimento dei dati; un modulo con una frequenza di 3200 MHz, ad esempio, è teoricamente in grado di trasferire dati più rapidamente rispetto a uno da 2666 MHz.
Tuttavia, è fondamentale verificare che la scheda madre del proprio computer supporti la frequenza del modulo RAM che si intende acquistare; installare un modulo con una frequenza superiore a quella supportata dalla scheda madre non comporterà un aumento delle prestazioni. La RAM opererà alla frequenza massima supportata dalla scheda madre, vanificando l’investimento.
Oltre alla frequenza, un altro fattore cruciale è il tipo di RAM; le tecnologie DDR (Double Data Rate) si sono evolute nel tempo, passando da DDR3 a DDR4 e, più recentemente, a DDR5. Ogni generazione offre miglioramenti in termini di velocità e efficienza energetica; le DDR5, ad esempio, offrono velocità di trasferimento dati significativamente superiori rispetto alle DDR4.
Anche in questo caso, la compatibilità con la scheda madre è fondamentale; una scheda madre progettata per DDR4 non supporterà moduli DDR5 e viceversa. È importante notare che, all’interno della stessa generazione DDR, possono esistere diverse velocità; ad esempio, all’interno delle DDR4 si trovano moduli con frequenze che variano da 2133 MHz fino a oltre 4000 MHz.
Rank e profili XMP del modulo RAM
Un altro aspetto tecnico da considerare è il “rank” del modulo RAM; i moduli possono essere single-rank, dual-rank o quad-rank. Il rank si riferisce al numero di blocchi di memoria indipendenti all’interno del modulo; in generale, i moduli dual-rank tendono ad offrire prestazioni leggermente superiori rispetto ai single-rank. Questo perchè il controller di memoria può accedere a più dati contemporaneamente.
Infine, è opportuno considerare il supporto per profili XMP (Extreme Memory Profile); si tratta di profili preimpostati dal produttore che permettono di impostare automaticamente la frequenza e i timing ottimali per il modulo RAM, semplificando la configurazione e garantendo le prestazioni dichiarate.
Senza il supporto XMP, la RAM potrebbe operare a una frequenza inferiore rispetto a quella nominale. Per individuare il modulo RAM più veloce, è quindi necessario confrontare la frequenza, il tipo di RAM, il rank e verificare il supporto per XMP; tenendo sempre presente la compatibilità con la propria scheda madre. Non esiste un unico parametro che determini la velocità assoluta; è l’interazione tra questi fattori a definire le prestazioni complessive della memoria.
Dopo il montaggio della RAM potrebbe essere necessario entrare nel BIOS del computer ed impostare il profilo XMP.
Profili XMP e supporto processori
XMP è stato originariamente sviluppato da Intel come un modo standardizzato per consentire alle memorie RAM di comunicare i loro profili di overclocking predefiniti al BIOS della scheda madre. Nonostante sia nato in casa Intel, è diventato uno standard ampiamente adottato nel settore; la maggior parte dei produttori di schede madri, sia per Intel che per AMD, supporta XMP.
Le schede madri moderne, sia per socket Intel che AMD, includono nelle loro impostazioni del BIOS un’opzione per abilitare il profilo XMP della RAM installata. Questa operazione deve essere eseguita dopo il montaggio della RAM.
Anche se la funzionalità è la stessa, AMD e i produttori di schede madri per AMD spesso utilizzano una terminologia leggermente diversa per riferirsi ai profili XMP. I termini più comuni che potresti trovare nelle impostazioni del BIOS di una scheda madre AMD sono:
- DOCP (DRAM OC Profile): questo è il termine più comune utilizzato da ASUS e da altri produttori per le schede madri AMD. In sostanza, DOCP è l’equivalente di XMP.
- A-XMP: Utilizzato da MSI per le loro schede madri AMD, anche qui è equivalente di XMP.
- AMP (AMD Memory Profile): questo è un termine meno comune e più datato, ma potresti ancora incontrarlo.
Indipendentemente dal termine utilizzato, l’obiettivo è lo stesso; permettere al sistema di caricare facilmente le impostazioni ottimali per la RAM senza doverle configurare manualmente nel BIOS.
XMP e compatibilità
Anche se XMP è generalmente compatibile con entrambe le piattaforme, in rari casi potrebbero esserci incompatibilità specifiche tra una particolare combinazione di scheda madre AMD e un kit di RAM con profilo XMP. In questi casi, potrebbe essere necessario aggiornare il BIOS della scheda madre o, in casi estremi, impostare manualmente i parametri della RAM nel BIOS.
Con l’introduzione delle più recenti piattaforme AMD (come Ryzen 7000 e successive) e la memoria DDR5, AMD ha introdotto un proprio standard chiamato EXPO. EXPO è progettato specificamente per le piattaforme AMD e offre profili di overclocking RAM ottimizzati per i processori Ryzen. Mentre XMP può funzionare sulle piattaforme AMD DDR5, i moduli RAM con profili EXPO sono generalmente considerati la scelta migliore per garantire la massima compatibilità e prestazioni sulle piattaforme AMD più recenti.
CAS Latency (CL) e la sua influenza sulle prestazioni
La CAS Latency, abbreviata con la sigla CL, è un parametro fondamentale per comprendere le prestazioni di un modulo RAM; essa rappresenta il numero di cicli di clock necessari affinché la RAM fornisca i dati richiesti dal processore dopo che quest’ultimo ha inviato la richiesta.
In termini più semplici, la CL misura il ritardo tra il momento in cui il processore chiede un dato alla RAM e il momento in cui la RAM glielo fornisce effettivamente; un valore di CL inferiore indica un tempo di latenza minore e, di conseguenza, una maggiore reattività della memoria. La CL è espressa in cicli di clock. Per confrontare effettivamente la latenza tra diversi moduli RAM, è necessario considerare anche la frequenza operativa.
Un modulo con una CL elevata ma con una frequenza molto alta potrebbe avere una latenza reale simile o addirittura inferiore a un modulo con una CL bassa ma con una frequenza inferiore.
Latenza reale e valori CL
Per calcolare la latenza reale in nanosecondi (ns), si può utilizzare la seguente formula: (CL / Frequenza) * 2000. Ad esempio, un modulo DDR4 3200 MHz CL16 avrà una latenza reale di (16 / 3200) * 2000 = 10 ns; mentre un modulo DDR4 2666 MHz CL14 avrà una latenza reale di (14 / 2666) * 2000 = 10.5 ns. Questo esempio evidenzia come un modulo con una frequenza più alta ma una CL apparentemente peggiore possa avere una latenza reale migliore.
Quando ci si trova a scegliere tra più moduli RAM che sono simili per frequenza, la CL diventa un fattore discriminante cruciale; a parità di frequenza, un modulo con una CL inferiore offrirà prestazioni migliori. Soprattutto in scenari in cui la reattività del sistema è fondamentale; come nel gaming o nell’utilizzo di applicazioni che richiedono un accesso frequente alla memoria.
I produttori di RAM spesso indicano la CL come parte della sigla del modello; ad esempio, un modulo con sigla “DDR4 3200 CL16” indica una RAM DDR4 con frequenza di 3200 MHz e CL di 16.
Inoltre, è bene tenere presente che ridurre la CL manualmente tramite impostazioni BIOS (overclocking della RAM) può potenzialmente migliorare le prestazioni; ma comporta anche dei rischi di instabilità del sistema se non eseguito correttamente. Pertanto, questa pratica è consigliata solo a persone con una buona conoscenza tecnica.
tRCD e tRP
Come detto in precedenza, se in un modulo RAM vedi questa indicazione DDR4 3200 MHz CL16, allora sai che è un modulo con CL16 . Se invece il produttore indica una dicitura con 3 valori come DDR4 3200 MHz CL22-22-22 questi devono essere letti in questo modo;
- CL (CAS Latency): il primo valore è quello di cui abbiamo parlato prima e rappresenta il numero di cicli di clock necessari affinché la RAM fornisca i dati richiesti dal processore dopo che quest’ultimo ha inviato la richiesta. In questo caso, CL è 22.
- tRCD (RAS to CAS Delay): il secondo valore indica il numero di cicli di clock necessari tra l’attivazione di una riga (RAS – Row Address Strobe) e l’attivazione delle colonne (CAS – Column Address Strobe) all’interno di quella riga. In questo caso, tRCD è 22.
- tRP (Row Precharge Time): il terzo valore indica il numero di cicli di clock necessari per disattivare una riga aperta in memoria e prepararsi ad aprirne una nuova. In questo caso, tRP è 22.
In termini pratici questi timing, insieme alla frequenza della RAM, influenzano le prestazioni complessive della memoria. Generalmente, a parità di frequenza e tipo di RAM (DDR4 o DDR5), moduli con timing più bassi offriranno prestazioni migliori.
Criteri di scelta tra moduli RAM apparentemente simili
La scelta del modulo RAM ideale richiede un’analisi attenta di diversi fattori; soprattutto quando ci si trova di fronte a modelli che, a prima vista, sembrano offrire prestazioni equivalenti. Quando si confrontano moduli con la stessa frequenza e lo stesso tipo (ad esempio, due moduli DDR4 3200 MHz), la CAS Latency (CL) diventa il principale elemento di differenziazione.
Come abbiamo visto, una CL inferiore indica una latenza minore e, di conseguenza, una maggiore reattività. Tuttavia, la differenza di prezzo tra moduli con CL diverse può essere significativa; è quindi fondamentale valutare se il miglioramento delle prestazioni giustifica l’aumento di costo. Per un utilizzo generico del computer, la differenza tra una CL16 e una CL18 potrebbe essere impercettibile; mentre per attività più intensive come il gaming o l’editing video, la CL inferiore potrebbe fare la differenza in termini di fluidità e tempi di caricamento in memoria.
Oltre alla CL, è opportuno considerare la marca e la reputazione del produttore; marchi noti per la qualità e l’affidabilità offrono spesso garanzie migliori e una maggiore compatibilità. Leggere recensioni e confrontare le esperienze di chi ha già acquistato i moduli può fornire informazioni preziose sulla loro effettiva performance e affidabilità nel tempo.
Dissipatore di calore
Un altro aspetto da valutare è la presenza di un dissipatore di calore; i moduli RAM ad alta frequenza tendono a scaldarsi di più. Un buon dissipatore può contribuire a mantenere le temperature operative sotto controllo; a garanzia di stabilità e prevenzione del throttling (riduzione delle prestazioni forzate a causa del surriscaldamento).
I dissipatori possono variare notevolmente in termini di dimensioni e design; la scelta dipende anche dallo spazio disponibile all’interno del case del computer.
Qualified Vendor Lists
Alcune schede madri potrebbero avere delle “Qualified Vendor Lists” (QVL) che elencano i moduli RAM testati e certificati come compatibili. Quando si acquistano più moduli RAM, è consigliabile optare per kit venduti in coppia o in quartetto (a seconda delle esigenze e degli slot disponibili sulla scheda madre). Questi kit sono testati per funzionare insieme in configurazione dual-channel o quad-channel. Una configurazione che può aumentare significativamente la larghezza di banda della memoria.
Acquistare moduli singoli separatamente, anche se identici nelle specifiche, potrebbe comportare problemi di compatibilità o prestazioni inferiori. Infine, il budget a disposizione è un fattore determinante; è importante trovare un equilibrio tra prestazioni e costo. Non sempre il modulo più costoso è la scelta migliore; valutare attentamente le proprie esigenze e confrontare le diverse opzioni disponibili permette di fare una scelta consapevole e di ottenere il miglior rapporto qualità-prezzo.
Migliori RAM del momento
Per concludere, ti consigliamo alcuni moduli RAM. Non tutti potrebbero essere adatti alla tua motherboard, al tuo laptop o mini pc. Leggi con attenzione il manuale della tua motheboard o del tuo dispositivo prima di acquistare un modulo RAM.
Moduli DDR5 per PC (DIMM)
G.SKILL DDR5 32GB PC 6000 CL30 (2x16GB) 🧺 32-GX2-TZ5N AMD EXPO ; modulo 6000 mhz con CL 30 e dissipatore di calore. Nonostante il CL elevato, la frequenza superiore porta il valore di latenza reale a 10ns. Il profilo AMD EXPO le rende ideali per una motherboad con processore AMD di ultima generazione.
Modulo DDR5 per laptop e mini-pc (SO-DIMM)
CORSAIR VENGEANCE DDR5 SODIMM 32GB (2x16GB) DDR5 5600MHz C48: modulo 5600 mhz con CL 48. Nonostante il CL elevato, la frequenza superiore porta il valore di latenza reale a 17ns. Il profilo XMP le rende ideali per una motherboad con processore AMD o Intel di ultima generazione.
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