Anno 117: Pax Romana è l’ultimo capitolo della storica serie di city-builder sviluppata da Ubisoft Mainz; il gioco è uscito il 14 novembre 2025 per PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S. Dopo il successo di Anno 1800, la serie compie un balzo indietro di quasi duemila anni, nel 117 D.C., durante la Pax Romana, l’apice dell’Impero Romano.


Impersoni un governatore provinciale, Marcus Naukratius o Marcia Tertia, con il compito di espandere l’influenza di Roma attraverso commercio, diplomazia e costruzione di città. La formula classica della serie rimane intatta; isole ristrette, risorse sparse, catene produttive e una gestione economica che richiede pazienza e pianificazione.
Ubisoft Mainz ha mantenuto il DNA della serie. La campagna narrativa fa da tutorial esteso e funziona bene; offre scelte interessanti e introduce gradualmente i sistemi di gioco senza affaticarti troppo. I personaggi sono ben scritti e il doppiaggio convince; certo, il gioco non pretende di essere storicamente accurato ma il tono leggero e avventuroso funziona.
Politica e intrighi durante la Pax Romana
La campagna ti catapulta nel 117 d.C., durante la Pax Romana, quel periodo di pace relativa che seguì le guerre civili. La scelta tra Marcus e Marcia non cambia drasticamente il gameplay, ma offre prospettive diverse; Marcus è il classico giovane aristocratico con problemi di autostima. Parte come un giovane ingenuo, messo alla prova da responsabilità che non ha chiesto. Marcia deve ritagliarsi spazio in una società patriarcale, le sue missioni sono incentrate sulla diplomazia femminile e su come usare la persuasione invece della forza bruta.
La storia inizia con la ricostruzione dell’isola di Juliana, devastata da un’eruzione vulcanica. Questo scenario iniziale funge da tutorial esteso; ti introduce gradualmente alle meccaniche di gioco. La narrazione è ben scritta e presenta colpi di scena, intrighi politici e decisioni morali che influenzano sia la storia che il gameplay. Ad esempio, potrai scegliere se accettare o rifiutare finanziamenti da un imperatore prepotente; perdonare o punire gli errori dei tuoi Liberti. La gentilezza aumenterà la felicità della popolazione, mentre la crudeltà aumenterà il tuo prestigio.
Le missioni principali si intrecciano con obiettivi secondari. Incontrerai l’imperatore Lucio per cene formali, cercherai sua figlia Diana dispersa, gestirai risorse per celebrazioni imperiali. Quando ti trasferirai in Albion dovrai scegliere se romanizzare completamente la provincia o rispettare le tradizioni locali. I dialoghi sono opzionali se vuoi concentrarti solo sulla costruzione, ma personaggi e doppiaggio sono sorprendentemente curati per un gestionale.
Anno 117: Pax Romana – un gestionale che non perdona
Ogni isola di Anno 117 parte da un trading post, il tuo punto di partenza. Da lì ti espandi costruendo case per attirare cittadini, che formano la forza lavoro; questi lavoratori estraggono risorse come legno, argilla e ferro, che vanno poi trasformate in materiali da costruzione. Ma non basta piazzare edifici a caso; ogni struttura ha un raggio d’effetto che influenza gli edifici vicini. Una taverna vicino alle case aumenta la felicità e il prestigio; una miniera di carbone vicino alla città abbassa la qualità della vita per l’inquinamento. Devi quindi costruire con intelligenza, bilanciando efficienza e soddisfazione del popolo.


La popolazione di Anno 117 è divisa in classi sociali, dai Liberti (lavoratori) ai Patrizi, ognuna con esigenze specifiche. Le catene produttive sono il cuore pulsante del gioco. Ogni edificio deve servire due scopi; produrre risorse o mantenere i cittadini contenti. Il legno si ottiene con due edifici; le salsicce richiedono maiali, erbe e carbone. Man mano che il tuo insediamento cresce, le esigenze si moltiplicano. I Liberti vogliono solo un tetto, del pesce e una taverna per dimenticare la miseria; invece per attirare artigiani, commercianti e Patrizi devi offrire pane, vino, gioielli, e persino caviale, ostriche e mosaici per le loro ville.
Però non tutti i beni sono reperibili sulla tua isola; quando mancano, devi commerciare tramite il trading post, acquistando le risorse che ti servono e vendendo le eccedenze. La gestione si complica quando sblocchi Albion. A un certo punto della campagna, ti ritrovi a gestire contemporaneamente Latium e Albion, due aree geograficamente lontane che non commerciano tra loro. Devi quindi far girare due economie separate in tempo reale, passando da una all’altra per evitare che una crolli mentre ti concentri sull’altra. Questa dualità è affascinante ma anche difficile da gestire.
Campagna, sandbox infinito e multiplayer cooperativo
La campagna di Anno 117 dura circa 10-15 ore e serve sia da tutorial che da esperienza narrativa completa. Ti guida attraverso Latium e Albion, insegnandoti meccaniche base e avanzate; ti introduce alla diplomazia, commercio, combattimento e gestione delle risorse in modo graduale. È ben scritta, con personaggi memorabili e scelte significative.


La modalità sandbox (chiamata Endless Mode) è dove il gioco mostra il suo vero potenziale. Puoi personalizzare difficoltà, risorse, avversari AI e bioma; l’esperienza diventa praticamente infinita. Chi cerca un city-builder rilassato può abbassare la difficoltà e costruire senza pressioni; chi vuole sfida può affrontare governatori aggressivi e risorse scarse. Il sandbox supporta co-op e multiplayer competitivo fino a 16 giocatori divisi in squadre. La co-op permette di condividere risorse e gestire insieme l’impero; il multiplayer competitivo aggiunge tensione, con alleanze, tradimenti e battaglie navali. Questa modalità estende enormemente la longevità del gioco.
Anche se il combattimento non è il focus principale, il gioco include elementi militari sia terrestri che navali. Le battaglie seguono un sistema carta-sasso-forbici con unità a corto raggio, a distanza e d’assedio. Non aspettarti un complesso sistema tattico come negli RTS dedicati, ma le battaglie sono visivamente spettacolari e soddisfacenti. La gestione delle relazioni diplomatiche con altri governatori e con l’Imperatore aggiunge un ulteriore livello di profondità; dovrai bilanciare potere economico, influenza politica e forza militare.
Grafica e sonoro: un mondo vivo e vibrante
Visivamente, Anno 117 è spettacolare con un livello di dettaglio impressionante; ogni edificio ha varianti estetiche, non puoi mai annoiarti. Puoi zoomare fino a livello strada e osservare i cittadini che lavorano, trasportano risorse, festeggiano o protestano. L’illuminazione dinamica è eccellente; la luce del sole si riflette sui tetti, le ombre cambiano con il passare del giorno, e di notte le torce illuminano le strade. Gli effetti meteo, pioggia, nebbia, vento aggiungono immersione.


Le città romane sfoggiano architetture grandiose, templi maestosi e acquedotti; gli insediamenti celtici mostrano un fascino rustico con palafitte e fortificazioni di legno. La campagna ti permette di apprezzare entrambi gli stili. Albion ha un’atmosfera più selvaggia rispetto al Mediterraneo soleggiato di Latium. Le animazioni dei cittadini sono molto dettagliate; li vedi lavorare nei campi, martellare nelle fucine, portare tronchi ai cantieri. Quando organizzi celebrazioni, i cittadini sfilano per le strade in abiti tradizionali.
La colonna sonora orchestrale è rilassante durante la costruzione; si fa più intensa quando emergono crisi politiche o militari. Si integra perfettamente nel gioco. Il sound design ambientale è eccellente; zoomando sulle città senti il vociare dei mercanti, il martellare dei fabbri, il canto dei marinai. Il doppiaggio è buono, anche se il lip-sync non è sempre perfetto.
Anno 117 merita ogni secondo del tuo tempo
Anno 117: Pax Romana è un city-builder e gestionale che richiede molta dedizione, sei un governatore, non un sindaco. E’ denso, complesso, e ti assorbe completamente. Devi bilanciare economie multiple, gestire crisi simultanee, soddisfare cittadini capricciosi e difenderti da rivali agguerriti. Il tuo obiettivo non è solo abbellire la città, ma anche gestirla economicamente, politicamente e militarmente.


Detto ciò, se ami e cerchi questo tipo di sfida non certo facile, Anno 117 è eccellente. La profondità dei sistemi di gioco è notevole; diplomazia, religione, commercio, produzione, combattimento… tutto si intreccia in modo organico. Visivamente è bellissimo, il sonoro è azzeccato, e il gioco gira bene.
Se sei un fan della serie Anno troverai tutto ciò che hai amato, con l’aggiunta di un setting storico affascinante. Invece se sei un neofita della serie Anno potresti trovare la curva d’apprendimento un pò ripida, ma la campagna ti guida bene. Sei pronto a vivere da governatore romano ?
Anno 117: Pax Romana
Hardware consigliato
Per chi gioca su PC, i requisiti minimi includono: Intel Core i7-8700K a 4,2 GHz o AMD Ryzen 5 3600 a 3,6 GHz; 16 GB di RAM; scheda video con supporto DirectX 12 da almeno 8 GB, come GeForce GTX 1070 o Radeon RX 5700. Per un’esperienza fluida in alta qualità, i requisiti consigliati sono: Intel Core i5-11600K o AMD Ryzen 5 5600X, 16 GB di RAM, scheda video Nvidia GeForce RTX 4060 🧺o la AMD Radeon RX 7600 🧺.
Può essere giocato in 1080p con settings moderati anche da processori con GPU integrata come l’AMD Ryzen 8700G (su socket AM5) o qualsiasi minipc con GPU integrata come il Mini PC Geekom A9 Max, l’ACEMAGICIAN S3A o il potentissimo Beelink SER9.
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