Il Computex 2024 si è aperto con il keynote molto atteso della CEO di AMD Lisa Su, che ha presentato una serie di importanti novità in ambito CPU, GPU e intelligenza artificiale destinate a consolidare la posizione di AMD nelle soluzioni ad alte prestazioni per PC e data center.
Durante l’evento, la dottoressa Su ha svelato i nuovi processori desktop Ryzen 9000 basati sull’architettura Zen 5, che promettono un significativo aumento delle prestazioni e dell’efficienza rispetto alla precedente generazione Zen 4. Il top di gamma sarà il Ryzen 9 9950X con 16 core e 32 thread, che punta a diventare la CPU consumer più potente sul mercato. Non c’è stato alcun annuncio sulle GPU RDNA 4, deludendo i gamers che speravano in qualche novità. Ma vediamo in sintesi i prodotti annunciati in arrivo.
Ryzen 9000 Series: l’architettura Zen 5 sbarca sui desktop
La prima grande novità riguarda il debutto dell’architettura Zen 5 sui processori desktop Ryzen 9000 Series. Realizzati con un processo produttivo a 4nm per i chiplet CCD (Core Complex Die) e a 6nm per il die I/O, i nuovi Ryzen 9000 promettono in media un notevole 16% di IPC (istruzioni per clock) in più rispetto alla precedente generazione Zen 4.
Questo aumento di IPC è reso possibile da una serie di miglioramenti architetturali che spaziano dalla branch prediction alla pipeline, passando per l’aumento del parallelismo.
Non mancano novità sul fronte delle unità di calcolo, con il raddoppio della bandwidth per le istruzioni front-end, per il trasferimento dati tra FPU e cache L1 e tra L1 e L2. Anche la FPU è stata ridisegnata per raddoppiare le prestazioni in ambito IA e il throughput nelle istruzioni video AVX-512, aspetto che apprezzeranno i video editor.
Questo lascia presagire che l’aumento prestazionale sarà dovuto più ai miglioramenti architetturali che non al semplice aumento di frequenza. Non a caso, AMD parla di un salto generazionale reso possibile dall’architettura Zen 5 in combinazione con l’utilizzo di un nuovo nodo produttivo a 4/6nm.
4 nuovi processori AMD Ryzen 9000, niente NPU
In totale saranno 4 i modelli iniziali di Ryzen 9000, che arriveranno sul mercato a luglio 2024 mantenendo la compatibilità con le schede madri AM5 esistenti. AMD ha ribadito il supporto a lungo termine per il socket AM5 almeno fino al 2027, a conferma della volontà di garantire un ciclo di vita esteso alla piattaforma.
Da notare che questi processori non avranno una NPU integrata delegata a svolgere lavori IA, e di questi tempi forse non è stata una mossa molto azzeccata.
Il top di gamma della nuova serie sarà il Ryzen 9 9950X, una CPU da 16 core e 32 thread con frequenza di boost fino a 5,7 GHz, 80 MB di cache L2+L3 e un TDP di 170W. AMD lo definisce il processore desktop consumer più veloce al mondo, in grado di superare in modo significativo l’Intel Core i9-14900K sia in gaming che in produttività.
Oltre al Ryzen 9 9950X, la gamma includerà il Ryzen 9 9900X a 12 core e 24 thread con boost fino a 5,6 GHz, il Ryzen 7 9700X a 8 core e 16 thread con boost a 5,5 GHz, e il Ryzen 5 9600X a 6 core e 12 thread con boost a 5,4 GHz. Interessante notare come, a fronte di frequenze di picco simili o leggermente superiori, i nuovi modelli avranno TDP sensibilmente inferiori rispetto agli omologhi Ryzen 7000.
AMD Ryzen AI 300 Series: l’intelligenza artificiale arriva sui laptop
L’altra grande novità in ambito CPU riguarda il mondo dei laptop. AMD ha presentato la terza generazione di processori Ryzen AI, i Ryzen AI 300 Series, che combinano l’architettura Zen 5 con una GPU RDNA 3.5 e soprattutto una NPU (neural processing unit) XDNA 2.
Questa NPU di nuova generazione è in grado di offrire ben 50 TOPS (trillion operations per second) di potenza di elaborazione AI, superando ampiamente i requisiti della piattaforma Copilot+ di Microsoft e posizionando AMD in vantaggio rispetto alla concorrenza di Intel e Qualcomm.
I Ryzen AI 300 Series permetteranno di abilitare nuove esperienze basate sull’intelligenza artificiale direttamente sui laptop, senza dover dipendere dal cloud. Tra i partner di AMD ci sono produttori come HP, Lenovo e ASUS che presenteranno laptop con i nuovi processori.
GPU CDNA 4 e XDNA 2: l’accelerazione per l’IA nei data center e nei PC
Passando al mondo delle GPU, AMD ha svelato la roadmap delle future architetture CDNA 4 e XDNA 2 pensate specificamente per accelerare i carichi di lavoro di intelligenza artificiale.
CDNA 4 sarà alla base della futura gamma di acceleratori Instinct MI350 per i data center, promettendo prestazioni fino a 35 volte superiori nell’inferenza AI rispetto all’attuale generazione MI300 basata su CDNA 3. La disponibilità è prevista per il 2025.
XDNA 2 è invece l’architettura che alimenta gli NPU integrati nei processori Ryzen AI 300 Series per laptop. Oltre a raddoppiare l’efficienza energetica, introduce il supporto al nuovo formato a virgola mobile Block FP16 che garantisce maggiore accuratezza senza sacrificare le prestazioni.
AMD EPYC di quinta generazione: i processori server del futuro
Infine, AMD ha anticipato l’arrivo nel secondo semestre 2024 dei processori server EPYC di quinta generazione, nome in codice Turin. Basati anch’essi sull’architettura Zen 5, promettono di alzare ulteriormente l’asticella delle prestazioni e dell’efficienza energetica nei data center.
Tra le novità ci sarà il supporto alla memoria RAM DDR5 e alle interfacce PCIe 5.0 e CXL 2.0. AMD punta a consolidare la propria leadership nel mercato dei processori server, dove negli ultimi anni ha guadagnato quote significative ai danni di Intel.
Conclusioni
Gli annunci fatti da AMD al Computex 2024 dimostrano come l’azienda sia riuscita a mantenere un ritmo di innovazione su tutti i fronti, dai processori desktop e laptop alle CPU per data center e alle GPU intelligenza artificiale. Quasi tutti i fronti, ad essere precisi,visto che non si è parlato di GPU gaming con RDNA 4.
Con l’architettura Zen 5, AMD promette un salto generazionale nelle prestazioni e nell’efficienza energetica delle CPU, mentre con le nuove GPU CDNA 4 e XDNA 2 punta a guidare la rivoluzione dell’intelligenza artificiale sia nei data center che nei PC.
In particolare, l’introduzione dei processori Ryzen AI 300 Series con NPU integrato apre scenari inediti per quanto riguarda la diffusione dell’AI nei laptop, permettendo di eseguire carichi di lavoro di intelligenza artificiale in locale senza dipendere dalla connessione al cloud.
L’annuncio del supporto per il socket AM5 fino al 2027 è stato accolto molto positivamente. Inoltre l’aumento medio del 16% dell’IPC (Instructions Per Clock) con l’architettura Zen 5 è un buon passo avanti.
C’è però una certa delusione per la mancanza di annunci su nuove GPU gaming RDNA 4. Sembra che AMD si sia concentrata maggiormente su CPU, acceleratori per data center e intelligenza artificiale, rimandando probabilmente il lancio di nuove GPU gaming alla seconda metà del 2024.
Restiamo in attesa dell’uscita sul mercato dei nuovi Ryzen 9000 a luglio. Vedremo se gli aumenti prestazionali saranno confermati e se la scelta di non integrare una NPU nel processore sarà accolta favorevolmente dal mercato desktop.