Apple ha presentato il nuovo chip A19 Pro come il cuore di iPhone 17 Pro e iPhone Air. La versione ridotta A19 invece sarà montata su iPhone 17. L’A19 Pro è un chip con più velocità sostenuta, più energia per watt e più spazio per il calcolo locale di reti neurali. A19 Pro punta a mantenere l’alto regime per minuti o ore; sia durante un render 4K che in una partita con ray tracing attivo.


Il chip è realizzato con il nodo TSMC N3P, il medesimo che Apple impiegherebbe per i futuri M5. La CPU resta a sei core; due performance a 4,38 GHz e quattro efficiency a 2,51 GHz, con cache condivisa più ampia e prefetching più aggressivo.
La GPU, invece, si sdoppia; sei core sui modelli Pro, cinque core su Air, ma ogni core include un Neural Accelerator dedicato. Questo si traduce in rendering più fluidi, illuminazione migliorata nei giochi con ray tracing attivo e maggiore stabilità del framerate in sessioni prolungate. A supporto di tutto ci sono 12 GB di RAM (contro gli 8 GB del modello base iPhone 17) e una Neural Engine a 16 core. La Neural Engine ora dialoga con i nuovi acceleratori grafici per ridurre i cicli di memoria e tagliare la latenza. Il risultato è un aumento del 40 % delle prestazioni sostenute rispetto ad A18 Pro.
Il controller LPDDR5X a 4.800 MHz offre 77 GB/s di banda, mentre il modulo N1 interno gestisce Wi-Fi 7 , Bluetooth 6 e Thread. Apple include infine una vapor chamber in alluminio serie 7000; secondo le dichiarazioni di Apple, allontana il calore venti volte meglio del titanio di iPhone 16 Pro.
Le differenze tecniche tra A19 e A19 Pro: più simili di quanto sembri
Apple A19 e A19 Pro condividono buona parte del DNA tecnologico. Entrambi i chip sono realizzati con processo a 3 nanometri; dispongono di sei core CPU e cinque o sei core GPU a seconda della variante. Il vero discrimine è proprio nella GPU: il modello base, integrato nell’iPhone 17, si ferma a cinque core grafici; A19 Pro, invece, ne porta sei nelle versioni Pro, con una gestione termica ottimizzata.


Il modello A19 equipaggia iPhone 17 ed è pensato per gestire senza problemi i compiti quotidiani; navigazione, foto, social, app comuni. Integra la stessa Neural Engine a 16 core e anche gli acceleratori neurali GPU sono presenti; seppure meno aggressivi rispetto al modello Pro. Le differenze emergono nelle prestazioni sostenute; mentre A19 punta sull’efficienza, A19 Pro si spinge oltre con frequenze elevate anche durante l’uso continuativo, grazie a soluzioni di dissipazione più evolute.
Chi lavora spesso con video in 4K o esportazioni ProRes troverà nel chip A19 Pro un alleato più solido; capace di mantenere prestazioni stabili nel tempo senza surriscaldarsi. Anche la pipeline video è stata aggiornata per supportare ProRes RAW, Apple Log 2 e Genlock; strumenti pensati per l’integrazione con flussi video professionali.
RAM fino a 12 GB LPDDR5X
La RAM è un altro elemento di distinzione; iPhone 17 con il chip A19 si ferma a 8 GB, mentre le varianti A19 Pro arrivano a 12 GB. Questa scelta riflette l’orientamento dei dispositivi: più casual e leggeri da una parte, più orientati a creatività e lavoro dall’altra. Il supporto alle funzioni avanzate Apple Intelligence è garantito su entrambi; l’esperienza risulterà più reattiva e fluida nei modelli Pro, proprio per la sinergia tra GPU, NE e memoria.
Il controller di memoria supporta bande LPDDR5X a 4.800 MHz in quad-channel, per 77 GB/s reali contro 51 GB/s di A18 Pro. Apple combina 15 TOPS del Neural Engine con 12 TOPS degli acceleratori GPU per un totale di 27 TOPS contro 11 TOPS di A18 Pro. In pratica, Siri locale risponde in 350 ms invece di 800 ms; Final Cut Camera applica smart HDR 4x più velocemente. Giochi come Arknights: Endfield girano a 120 fps con ray tracing senza drop.
A19 Pro vs A18 Pro: un confronto centrato sulla durata sotto carico


Invece, rispetto al precedente A18 Pro, il nuovo A19 Pro punta tutto sulla stabilità. Le migliorie architetturali non stravolgono il disegno originale, ma perfezionano ogni area critica; cache più ampia, migliori predizioni di branch, incremento della larghezza di banda nella fase di prefetch. La CPU non solo è più veloce nel singolo thread, ma soprattutto tiene meglio la frequenza nei carichi lunghi.
Il comparto grafico migliora con un netto +3x nel calcolo AI via GPU, secondo Apple, e un ray tracing più raffinato grazie a una seconda generazione di dynamic caching e compressione unificata delle immagini. Questo si avvertirà nei giochi più moderni e nelle app che mescolano video e machine learning.
La differenza maggiore più che nella GPU stessa è nell’integrazione termica: iPhone 17 Pro ha una struttura interna rinnovata con più spazio per i componenti e una batteria più ampia. L’acqua deionizzata nella camera di vapore distribuisce il calore lungo lo chassis in alluminio; così si evitano i classici cali di prestazione per thermal throttling anche durante sessioni di gioco o video editing prolungate.
Prestazioni A19 Pro
Apple parla di un incremento del 40% nella performance sostenuta rispetto ad A18 Pro; durante render di video 4K ProRes, esportazione in Final Cut Camera, gioco con ray tracing a 120 fps. In Geekbench 6 A19 Pro segna 3.744 in single-core e 11.051 in multi-core, contro 2.850 e 8.900 di A18 Pro.


Il compute GPU sale a 4 TFlop contro 1,9 TFlop del predecessore. Il consumo medio però scende del 12 % grazie al nodo N3P e alla migliore gestione di clock adattivo. In AnTuTu 10 la scheda tecnica mostra 2.184.137 punti per A19 Pro, 1.350.000 per A18 Pro. Il tempo di esportazione di un file ProRes RAW da 60 secondi passa da 3,2 minuti ad 1,8 minuti. Il raggiungimento della temperatura critica avviene dopo 9 minuti su A18 Pro e dopo 18 minuti su A19 Pro grazie alla vapor chamber. In sintesi, A19 Pro ti dà metà tempo di attesa e il doppio del margine termico.
Nei fatti, vuol dire meno lag, meno cali di frame e meno tempi morti. Se provieni da un iPhone 16 Pro, il salto sarà particolarmente evidente quando lavori su più app in parallelo, registri in 4K o usi app AI con analisi in tempo reale. Se invece hai un uso dell’iPhone solo limitato a social, navigazione, qualche foto e gaming leggero potresti non notare differenze sostanziali tra iPhone 17 Pro e iPhone 16 Pro.
A19 pro e paragone con i MacBook Pro
Apple ha fatto un’affermazione che ha catturato l’attenzione di molti: l’A19 Pro offre livelli di potenza computazionale paragonabili a quelli di un MacBook Pro. John Ternus, SVP di Apple per l’ingegneria hardware, ha dichiarato che questo chip è “perfetto per carichi di lavoro AI intensivi sulla GPU”.
Questo paragone inedito apre due scenari interessanti. Il primo riguarda Siri e Apple Intelligence. Apple sembra voler comunicare che i nuovi iPhone sono pronti per un aggiornamento sostanziale delle funzionalità di intelligenza artificiale, forse il tanto atteso “Siri più intelligente” che è stato rinviato.
L’A19 Pro, con la sua GPU potenziata e il Neural Engine, è progettato per gestire modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) direttamente sul dispositivo, garantendo risposte rapide e privacy. Il secondo scenario riguarda il futuro dei MacBook. È lecito chiedersi se Apple stia pensando a un’architettura unificata.
Potremmo vedere un MacBook Air economico, magari a 599 dollari, basato su una variante del chip A19 Pro? La potenza dichiarata rende questa ipotesi plausibile. L’A19 Pro non è solo veloce; è intelligente. Gli acceleratori neurali nella GPU permettono di applicare effetti fotografici complessi in tempo reale, di migliorare la qualità dei video con l’upscaling AI e di rendere più realistici gli effetti di ray tracing nei giochi.
Il nuovo standard Apple per iPhone: più consapevolezza, meno sprechi


Apple sembra puntare su una direzione precisa con A19 Pro: meno picchi e più costanza. In un contesto dominato da benchmark e numeri massimi, la scelta di focalizzarsi sulla durata delle prestazioni è indicativa. Non è tanto questione di correre più veloce, quanto di farlo più a lungo, anche consumando meno.
La vera forza del chip non sta solo nel punteggio, ma nella fluidità percepita durante le attività reali. Scroll più stabili, risposte più rapide nei comandi vocali, sessioni di gioco senza surriscaldamento, riprese video fluide anche sotto il sole estivo. Tutto questo non è frutto di una feature isolata, ma dell’interazione tra design termico, architettura e intelligenza software.
Se hai già un iPhone recente e lo usi in modo leggero, il cambio potrebbe sembrarti marginale o insignificante. Ma se sfrutti lo smartphone come una vera estensione della tua produttività o creatività, A19 Pro è più che un aggiornamento: è un sistema che non cerca solo di fare di più, ma di farlo meglio.
Aggiornare da iPhone 13 o 14 a un iPhone 17 Pro ti darà un +150 % di grafica e +50 % di CPU, oltre a ray tracing, ProRes RAW e vapor chamber. Passare da iPhone 15 Pro comporta +30 % di compute sostenuto e -12 % di consumo. Restare su iPhone 16 Pro è lecito se lo usi in modo leggero non lavori con video 4K 120 fps o altri usi pesanti. Ma se sfrutti l’iPhone come una vera estensione della tua produttività o creatività, A19 Pro è più che un aggiornamento: è un sistema che non cerca solo di fare di più, ma di farlo meglio.










