Epic Games Store ogni settimana ti regala uno dei suoi giochi in catalogo, completamente gratis. Dal 13 novembre a partire dalle ore 17:00 fino alle ore 17:00 del 20 novembre 2025, Epic ti regala il gioco Songs of Silence . Il gioco è in vendita a € 29.99, ma per questa settimana puoi averlo gratis per sempre.


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Songs of Silence: un mix di strategia e auto-battler
Chimera Entertainment, studio tedesco storicamente legato al mobile gaming con produzioni come gli spin-off di Angry Birds, ha deciso di puntare in alto con Songs of Silence. Parliamo di uno strategico 4X (eXplore,eXpand,eXploit,eXterminate) lanciato a fine 2024 su PC, PlayStation e Xbox dopo mesi di Early Access su Steam; il gioco mescola meccaniche turn-based con combattimenti auto-battler e un sistema a carte che gestisce quasi tutto, dalla costruzione alle abilità speciali. Il gioco si presenta con un’estetica art nouveau decisamente particolare, quasi da fumetto per adulti. La direzione artistica colpisce subito, ma è sotto il cofano che le cose si fanno interessanti e a volte problematiche, dipende da che tipo di giocatore sei.
Luce e oscurità
Il mondo di Songs of Silence è diviso tra luce e oscurità; da una parte i Primordiali, dall’altra i Celestiali, due forze divine che si sono spartite il mondo lasciando l’umanità nel mezzo. La pace iniziale si trasforma presto in guerra brutale quando arriva il Silenzio, una pestilenza che devasta tutto ciò che tocca trasformando i morti in guerrieri armati senza volto di colore rosso sangue.
La campagna principale, suddivisa in otto missioni piuttosto lunghe, racconta la storia di Lorelai, regina appena incoronata di Ehrengard il cui regno è già caduto; fugge con i superstiti cercando una nuova casa, ma trova solo nobili in lotta tra loro e, peggio ancora, tradimenti pesanti. Non è la classica storia di bene contro il male stereotipata; qui la narrazione mostra gli orrori della guerra e chi ne paga davvero il prezzo. Le cutscene sono splendide con doppiaggio eccellente (Ashleigh Haddad presta la voce a Lorelai) ; anche la grafica dei personaggi è tra le migliori viste di recente in ambito strategico.


Songs of Silence: carte, turni e battaglie automatiche
Songs of Silence funziona su tre pilastri fondamentali, tutti basati su carte: Strategia, Reclutamento e Battaglia. Le carte strategiche servono per costruire edifici o lanciare incantesimi sulla mappa; quelle di reclutamento permettono di generare nuove unità mentre le carte battaglia danno accesso ad abilità speciali durante gli scontri. Muoversi sulla mappa consuma punti azione limitati per turno; puoi spostarti silenziosamente nella foresta per evitare nemici o tendere imboscate se pianifichi bene i movimenti. Conquistare insediamenti è cruciale perché ognuno fornisce risorse uniche necessarie per reclutare truppe più forti o migliorare le strutture.
Il sistema sembra complesso ma in realtà è piuttosto accessibile, forse troppo per i veterani del genere; manca quella profondità che ci si aspetterebbe da un robusto 4X. Non c’è diplomazia, non ci sono alleanze da stringere o tradire all’ultimo secondo come in Civilization o Total War; le risorse non si accumulano nel lungo periodo ma funzionano come valuta monouso per ogni acquisto immediato. Questo rende il tutto più snello ma toglie quella sensazione di costruire un impero complesso.


Dove Songs of Silence mostra davvero qualcosa di diverso è nelle battaglie; una volta scelto dove posizionare le tue unità su una griglia iniziale, premi start e loro combattono da sole. Tu puoi solo usare le carte abilità del comandante al momento giusto (ogni carta ha un cooldown dopo l’uso); tipo ordinare una carica della cavalleria o far esplodere nemici alla morte. All’inizio sembra geniale ma dopo qualche ora però ti rendi conto che non stai davvero giocando quelle battaglie; le stai solo guardando sperando che le tue unità non facciano mosse stupide.
Songs of Silence : modalità skirmish e multiplayer
La modalità Skirmish è probabilmente dove Songs of Silence dà il meglio di sé; mappe generate proceduralmente fino a sei giocatori (umani o AI), con vari modificatori chiamati Fates che cambiano regole base della partita tipo bonus risorse o eventi casuali frequenti. Man mano che completi missioni nella campagna sblocchi nuovi personaggi giocabili e altri Fates da attivare nelle schermaglie personalizzate; questo crea combinazioni potenzialmente infinite se ti piace sperimentare setup diversi ogni volta.


Il multiplayer esiste ma trovare partite online è complicato perché la base giocatori non è enorme; lo stesso gioco ti suggerisce di unirti al Discord ufficiale per cercare altri appassionati disposti a giocare lunghe sessioni (e fidati che sono lunghe).
Grafica art nouveau e colonna sonora magistrale
Se c’è una cosa innegabile in Songs of Silence è che visivamente è stupendo. Lo stile art nouveau con palette acquerellate fa sembrare ogni schermata un quadro d’epoca rivisitato in chiave fantasy; i ritratti dei personaggi sulle carte ricordano i tarocchi illustrati mentre le ambientazioni alternano il Mondo della Luce luminoso e quello delle Tenebre cupo mantenendo coerenza estetica senza mai risultare scontate o generiche. Anche le unità sul campo sono riconoscibili a colpo d’occhio nonostante la telecamera stia parecchio distante.
La colonna sonora firmata Hitoshi Sakimoto (Final Fantasy XII, Vagrant Story, Valkyria Chronicles) è semplicemente eccezionale; un’orchestra che alterna momenti epici drammatici a passaggi cupi perfettamente sincronizzati con l’azione sullo schermo. Se sei fan delle OST di Final Fantasy Tactics riconoscerai subito quella mano compositiva inconfondibile.


Songs of Silence
Songs of Silence merita attenzione se cerchi uno strategico accessibile senza pretese enciclopediche ma con personalità stilistica forte; funziona bene come porta d’ingresso al genere 4X per chi viene da esperienze più casual; questo grazie a sistemi semplificati basati su carte intuitive da capire subito senza studiare manuali chilometrici come richiederebbero Civilization VII o Crusader Kings III.


La campagna narrativa accompagnata da un’eccellente grafica e sonoro rende piacevole proseguire; anche quando il gameplay inizia a mostrare limiti strutturali evidenti verso metà percorso. Consigliato se ami l’estetica particolare degli strategic fantasy illustrati stile storybook interattivo oppure se sei curioso verso approcci ibridi auto-battler applicati agli strategici tradizionali.
Buon divertimento con questo altro rilascio gratuito! Il gioco al momento supporta la lingua italiana per l’interfaccia e i sottotitoli.
Songs of Silence
Hardware consigliato
Per giocare a Songs of Silence in FHD (1080p) è sufficiente una GPU entry level come la AMD Radeon RX 7600 🧺 oppure la Nvidia GeForce RTX 4060 🧺. Può essere giocato in 1080p con settings moderati anche da processori con GPU integrata come l ’AMD Ryzen 8700G (su socket AM5) o qualsiasi minipc con GPU integrata come il Mini PC Geekom A9 Max, l’ ACEMAGICIAN S3A o il potentissimo Beelink SER9.
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