Epic Games Store ogni settimana ti regala uno dei suoi giochi in catalogo, completamente gratis. Dal 13 novembre a partire dalle ore 17:00 fino alle ore 17:00 del 20 novembre 2025, Epic ti regala il gioco Zero Hour (PEGI 18). Il gioco è in vendita a € 9.00, ma per questa settimana puoi averlo gratis per sempre.


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Zero Hour: un tactical shooter indie che sfida i colossi del genere
Zero Hour è un tactical shooter PEGI 18 in prima persona sviluppato da M7 Productions e Attrito, due studi bangladesi che hanno dimostrato coraggio e determinazione. Il gioco è uscito in accesso anticipato e ha superato quasi quattro anni di sviluppo travagliato; oggi si presenta come un’esperienza CQB (Close Quarters Battle) focalizzata su realismo tattico e cooperazione di squadra. La particolarità che colpisce subito è l’ambientazione; vedere luoghi del Bangladesh ricreati in un videogioco tattico non capita tutti i giorni.
Il confronto con Ready or Not è inevitabile ma spesso ingiusto. Gli sviluppatori hanno lavorato con risorse limitate, eppure sono riusciti a creare qualcosa di distintivo. Il gioco include 18 mappe ispirate a location reali del Bangladesh, dalle ambasciate ai bar a tema Bollywood, passando per scuole assediate e case popolari.
Se cerchi azione frenetica, sei nel posto sbagliato. Se vuoi pianificare, coordinare e sentire l’adrenalina dell’incertezza, questo è Zero Hour. L’attenzione ai dettagli è maniacale, dalle uniformi alle armi, tutto sembra studiato per l’immersione. L’atmosfera è opprimente; ti senti osservato in ogni corridoio buio. Il gioco non ti perdona errori, un movimento sbagliato, una porta aperta senza controllo, e la partita finisce.
Zero Hour : ambientazione e contesto narrativo
Zero Hour non segue una narrativa lineare tradizionale; invece, si concentra su scenari tattici che riflettono tensioni realistiche nel contesto bangladese contemporaneo. Il contesto di Zero Hour è quello di operazioni antiterrorismo condotte da un’unità paramilitare del Bangladesh in scenari ad alto rischio. Ogni missione presenta una situazione diversa; salvataggio ostaggi, neutralizzazione minacce, raccolta prove, disattivazione bombe. Non troverai personaggi con nomi altisonanti o missioni per salvare il mondo; il gioco preferisce ambientazioni più terrene, ispirate a situazioni di crisi reale che potrebbero verificarsi in qualsiasi parte del globo.


Ciò che colpisce è l’atmosfera creata attraverso i dettagli ambientali. Il gioco non si limita a piazzarti in un edificio generico; ti catapulta in luoghi che respirano Bangladesh. Vedi reti antizanzare sui letti, bambù che sporgono dai cantieri, scritte in bengalese sui muri. I terroristi parlano in lingua locale quando li arresti.
Le missioni vengono introdotte da intermezzi con poliziotti in pattuglia, chiamate d’emergenza e monologhi inquietanti; ti senti parte di situazioni disperate dove ogni decisione conta. Il gioco sa quando essere serio e quando sorprendere con elementi inaspettati.
Meccaniche di Gioco e Sistema Tattico
Il gameplay di Zero Hour richiede un approccio completamente diverso rispetto agli sparatutto mainstream; qui non conta quanto sei veloce con il controller, ma quanto sei intelligente nelle tue decisioni. Il combattimento è lento e metodico, basato su tattiche realistiche e coordinamento di squadra; un singolo colpo può essere letale, quindi ogni movimento deve essere calcolato con precisione. La velocità di spostamento è deliberatamente ridotta; c’è una barra stamina che si esaurisce rapidamente. Quando la stamina è bassa, l’arma oscilla rendendo difficile mirare con precisione. Questo ti obbliga a muoverti con cautela, specialmente negli ambienti interni che costituiscono quasi il 100% del gioco.


Le meccaniche di gestione delle risorse aggiungono un livello strategia spesso assente in altri FPS; devi scegliere attentamente quali armi portare, quando usare le granate, come gestire le munizioni limitate. Puoi strisciare, prendere copertura, usare porte e finestre in modo strategico; ogni ambiente è progettato per offrire molteplici percorsi di attacco e difesa.
La morte è permanente durante un round, e ti costringe a pensare due volte prima di lanciarti in azioni avventate. Ogni arma ha sensazioni diverse; non esiste una configurazione dominante che garantisce vittorie facili. Successo e fallimento dipendono da abilità, riflessi e pianificazione strategica. Il sistema di posizionamento procedurale degli oggetti assicura che ogni partita sia diversa; nemici e trappole cambiano posizione, costringendoti ad adottare tattiche sempre diverse.
Tra le meccaniche più interessanti troviamo l’uso di droni per esplorare l’ambiente, la possibilità di portare un cane addestrabile (K9) nelle missioni cooperative, e l’inclusione di visori notturni e mirini laser che aumentano la profondità tattica del gioco.
Modalità PvE e PvP: luci e ombre
Zero Hour offre principalmente due modalità; cooperativa PvE e competitiva PvP. La modalità cooperativa è il cuore dell’esperienza. Puoi giocare solo o con un massimo di quattro amici contro l’intelligenza artificiale. L’intelligenza artificiale è però un problema. I nemici alternano momenti di astuzia (nascondersi sotto tavoli, usare coperture) a comportamenti assurdi come ammassarsi sulle scale. L’AI alleata è ancora peggiore; a volte si bloccano, intralciano, sparano a sospetti che potrebbero arrendersi, attivano trappole senza senso. La modalità cooperativa è anche molto difficile, forse troppo. Gli edifici sono pieni di nemici; anche in cinque giocatori, eliminarli tutti è quasi impossibile.


Il PvP invece è più interessante, simile a Rainbow Six Siege con squadre attaccanti e difensori. Il problema è la community ridottissima e trovare partite è difficile.
Grafica e audio da sistemare
Graficamente Zero Hour mostra i suoi limiti di budget. Visivamente sembra un gioco di dieci anni fa; texture piatte, modelli poligonali basici, animazioni rigide. Gli ambienti mancano di vita e dettaglio rispetto a standard moderni anche se le ambientazioni notturne sono particolarmente riuscite, con gioco di contrasti che crea tensione costante. Le animazioni sono migliorate rispetto al lancio ma restano rigide e poco fluide. Il movimento del personaggio può sembrare impacciato, forse intenzionale per simulare il peso dell’equipaggiamento, ma compromette la fluidità generale.
Anche il comparto audio necessiterebbe di miglioramenti importanti. I suoni delle armi mancano di peso e presenza; non trasmettono la potenza che dovrebbero. Il Kyanite è così forte da risultare fastidioso. Gli effetti di rottura delle porte sono deboli e poco convincenti. L’audio direzionale non è realizzato a dovere e non puoi affidarti al suono della provenienza degli spari.


Gli aggiornamenti recenti hanno migliorato effetti ambientali e resa visiva generale, aumentando l’immersione durante gli scontri. Ma senza illusioni, non stiamo parlando di Ready or Not o Ground Branch in termini di fedeltà audio e grafica.
Vale la pena giocare Zero Hour ?
Per fan di tactical shooter hardcore che apprezzano pazienza, strategia e teamwork, Zero Hour offre un’esperienza gratificante che pochi titoli eguagliano. I difetti sono innegabili, Zero Hour perde su quasi tutti fronti tecnici. Nonostante tutto, gli sviluppatori mostrano una dedizione rara e continuano a rilasciare aggiornamenti sostanziali. Questo impegno costante merita riconoscimento. La curva d’apprendimento è ripida; il gioco può essere spietato, specialmente per chi viene da shooter più veloci. Richiede pazienza, comunicazione, volontà di imparare dagli errori.
Se ami hardcore tactical shooter come Ground Branch o Insurgency Sandstorm, troverai molto da apprezzare in Zero Hour; inoltre, ora che è in rilascio gratuito per una settimana, merita sicuramente una prova.
Buon divertimento con questo altro rilascio gratuito! Il gioco al momento non supporta la lingua italiana, l’inglese invece è supportato per interfaccia, voci e sottotitoli.


Zero Hour
Hardware consigliato
Per giocare a Zero Hour in FHD (1080p) è sufficiente una GPU entry level come la AMD Radeon RX 7600 🧺 oppure la Nvidia GeForce RTX 4060 🧺. Può essere giocato in 1080p con settings moderati anche da processori con GPU integrata come l ’AMD Ryzen 8700G (su socket AM5) o qualsiasi minipc con GPU integrata come il Mini PC Geekom A9 Max, l’ ACEMAGICIAN S3A o il potentissimo Beelink SER9.
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