La PCI-SIG ha ufficializzato il rilascio della versione 0.3 della specifica PCIe 8.0. Si tratta di una piattaforma che raddoppia le performance dell’attuale generazione. La pubblicazione della prima bozza rappresenta l’inizio di un percorso tecnico e industriale destinato a estendersi fino al 2028; che sarà l’anno previsto per il rilascio definitivo della specifica.
Il cuore della novità sta nei numeri: 256 GT/s di velocità per linea e 1 TB/s di banda bidirezionale su configurazione x16. Questi sono obiettivi concreti per un panorama dove l’IA, calcolo quantistico ed edge computing richiedono canali di comunicazione sempre più rapidi ed efficienti. Il consorzio, inoltre, vuole mantenere la compatibilità con le versioni precedenti.


Nell’introduzione della versione 0.3 si evidenziano: ottimizzazione della latenza, miglioramento dell’affidabilità, supporto ai nuovi connettori e riduzione dei consumi. Inoltre, si nota un chiaro interesse verso l’integrazione futura di interconnessioni ottiche; questo sono considerate sempre più necessarie man mano che i limiti del rame vengono raggiunti.
PCIe 8.0: una specifica per i carichi del futuro
Analizzando nel dettaglio la bozza, emerge come PCIe 8.0 sia pensato per ambienti estremi, ben oltre le esigenze del computing tradizionale. In ambito gaming, per esempio, le attuali GPU faticano a saturare la larghezza di banda offerta da PCIe 5.0. Ma il discorso cambia radicalmente quando si entra nel territorio dei data center, del machine learning o dei cluster per simulazioni scientifiche, dove ogni millisecondo conta e il collo di bottiglia può diventare un ostacolo strutturale.


La specifica conferma l’utilizzo del PAM4 (Pulse Amplitude Modulation a 4 livelli), già introdotto con PCIe 6.0, ma qui portato all’estremo. Questo sistema permette di trasmettere più dati per ciclo, ma richiede anche un’attenta gestione della qualità del segnale. Infatti, che tra gli obiettivi della roadmap vi siano nuovi connettori e materiali che migliorino l’integrità elettrica e riducano l’interferenza.
In parallelo, si lavora anche su meccanismi di forward error correction e su strategie per limitare il consumo energetico; un aspetto tutt’altro che secondario quando si parla di infrastrutture su larga scala.
Conclusione: una roadmap realistica
Secondo il calendario ufficiale, PCIe 8.0 raggiungerà la piena maturità intorno al 2028. Questo lascia ai produttori diversi anni per adattare i propri design, testare nuovi materiali, sviluppare controller e switch compatibili. Il passaggio non sarà immediato. PCIe 6.0 non ha ancora raggiunto la diffusione capillare prevista, e PCIe 7.0 è attualmente in fase di implementazione. Tuttavia, l’annuncio della PCIe 8.0 agisce già da catalizzatore per una nuova ondata di innovazione.
Il futuro prossimo vedrà probabilmente i primi prototipi destinati a test interni. Questi saranno seguiti da versioni di pre-produzione in ambienti di calcolo ad alte prestazioni. Solo in una fase successiva queste tecnologie potrebbero scendere di livello e arrivare nel mondo consumer. Le tempistiche vanno dai cinque ai dieci anni, a seconda della velocità di adozione e dei costi di implementazione.













