Microsoft ha iniziato a testare una nuova scorciatoia per il test di velocità della connessione Internet direttamente da Windows 11. Non si tratta di un cambiamento vistoso, ma di una piccola integrazione che semplifica l’accesso a strumenti diagnostici di rete. Nel menu che appare cliccando con il tasto destro sull’icona di rete nel system tray, sarà presente una voce chiamata “Esegui test di velocità“. Cliccandola, non si avvia un’applicazione nativa, ma si apre il browser predefinito con il test di velocità offerto da Bing.
Il collegamento appare anche nel pannello delle impostazioni rapide del Wi-Fi, accanto a opzioni come “Disconnetti” o “Stato della connessione”. L’intento è quello di offrire uno strumento rapido, accessibile in pochi clic, per valutare la qualità della connessione; il tutto senza dover cercare manualmente un sito o avviare un’app esterna. Una comodità reale per chi vuole capire subito se la rete è in affanno, senza perdersi in menu o impostazioni avanzate. Ma dietro questa scelta apparentemente funzionale si nasconde anche un risvolto meno neutrale.


Windows 11: dietro l’interfaccia, una finestra aperta su Bing
Il meccanismo è piuttosto semplice. Quando si clicca su “Esegui test di velocità”, Windows non esegue un calcolo interno, bensì apre il browser e lancia automaticamente la pagina di Bing con il suo speed test. L’interfaccia mostra tre valori principali: ping (o latenza), velocità di download e velocità di upload. Questi dati sono essenziali per valutare la qualità di una connessione. Un ping basso indica tempi di risposta rapidi, utili per videoconferenze e giochi online. Un download elevato favorisce streaming fluido e download rapidi, mentre un upload veloce supporta il caricamento di file su cloud e la condivisione di contenuti multimediali.
Dal punto di vista tecnico, lo strumento fornito da Bing svolge correttamente il proprio lavoro. Misura latenza, velocità in download e upload, restituendo risultati paragonabili a quelli di piattaforme consolidate come Speedtest.net o Fast.com. Tuttavia, il test non avviene localmente tramite un’applicazione integrata nel sistema operativo. Si appoggia interamente al servizio online di Bing. Questo dettaglio ha alimentato l’impressione che Microsoft stia sfruttando l’occasione per promuovere il proprio motore di ricerca. In effetti, ogni clic su “Esegui test di velocità” equivale a una visita a Bing.com; contribuisce indirettamente a rafforzare la sua presenza come piattaforma di riferimento.
L’alternativa più apprezzabile sarebbe una mini-finestra integrata, richiamabile dalla taskbar, con un layout leggero ma efficace. In questo modo, l’operazione resterebbe circoscritta all’interno del sistema, evitando di interrompere il flusso d’uso.
Conclusione
L’introduzione del test di velocità in Windows 11 mostra bene il delicato equilibrio tra comodità e percezione di qualità. Da un lato, avere il test a portata di clic risponde a un bisogno concreto, quello di monitorare facilmente la connessione. Dall’altro, il fatto che si riduca a un collegamento verso Bing rischia di minare la fiducia di chi si aspetta strumenti pienamente integrati nel sistema operativo. Non è detto che questo compromesso sia definitivo: il percorso delle build preliminari è spesso fatto di sperimentazioni che possono evolvere o essere abbandonate.
Se resterà un semplice pulsante collegato al browser, sarà comunque una scorciatoia utile. Se invece diventerà uno strumento interno, potrà guadagnare maggiore credibilità come parte integrante di Windows 11.










