L’industria automobilistica globale sta affrontando l’onda dell’elettrificazione. Toyota, il gigante dell’industria automobilistica giapponese, sebbene abbia avuto un inizio ritardato e difficile, sta ora introducendo una serie di nuove tecnologie e obiettivi per dimostrare la sua determinazione nel campo delle auto elettriche.
Fusione monoblocco e produzione automatizzata
Tesla ha affermato che intende adottare il processo di fusione monoblocco nelle sue nuove auto. La casa automobilistica americana sta lavorando per modellare quasi tutto di un EV in un unico pezzo, semplificando ulteriormente il processo di produzione.
La fusione monoblocco ovvero il gigacasting, consente di ottenere grandi pezzi di carrozzeria per autoveicoli in un monoblocco, utilizzando macchine pressofusione di grandi dimensioni. Una macchina pressofusione è un sistema utilizzato per creare pezzi di metallo fusi mediante il processo di iniezione di metallo liquido in stampi. Durante il processo, il metallo liquido è iniettato ad alta pressione in un stampo cavo, dove si raffredda e solidifica per assumere la forma desiderata. Risultano così componenti metallici di grande qualità e alta precisione.
Ora, anche Toyota sta attivamente introducendo questa tecnologia nelle sue linee di produzione di auto elettriche. Questo approccio consente di ottenere componenti più leggeri e più robusti rispetto ai metodi tradizionali di assemblaggio, migliorando le prestazioni e la sicurezza dei veicoli.
Il principio è semplice: i telai delle auto elettriche precedenti erano composti da centinaia di pezzi che dovevano essere assemblati attraverso numerosi processi di saldatura. La fusione monoblocco unisce molte parti del telaio dell’auto in un unico pezzo, riducendo così i passaggi di assemblaggio e aumentando l’efficienza della produzione.
Tramite la fusione monoblocco, la carrozzeria di un’auto si divide in 3 parti: anteriore, centrale e posteriore, ulteriormente assemblate su una linea di produzione semovente con AGV e bracci robotici. Con l’utilizzo di questa linea, il tempo medio di assemblaggio di un’auto si dovrebbe dimezzare, da 10 ore a circa 5 ore.
Con questi nuovi processi, Toyota ha dichiarato che spera di aumentare la produzione annua di auto elettriche a 1,5 milioni di veicoli entro il 2026, che è 60 volte il numero del 2022.
Batterie allo stato solido: la sfida di Toyota
Da tempo, Toyota ha affermato che sta investendo attivamente nello sviluppo di batterie allo stato solido. Queste batterie, si dice, possono essere caricate in soli 10 minuti e permettono di percorrere fino a 1.200 km (più dettagli qui).
Le batterie allo stato solido sono batterie in cui l’elettrolita è un materiale solido. A differenza delle batterie al litio liquide, che utilizzano solventi organici infiammabili, le batterie allo stato solido possono utilizzare materiali che non bruciano facilmente, rendendoli più resistenti alle alte e basse temperature.
Il futuro per Toyota è solo elettrico
Durante il Toyota Monozukuri Workshop 2023, la casa automobilistica giapponese sembra provi a recuperare il ritardo rispetto altri costruttori di macchine elettriche e si fissata l’obiettivo di lanciare 10 modelli di auto elettriche di prossima generazione entro la fine del 2026.
In questo modo, Toyota dimostra la sua determinazione a dominare l’era delle auto elettriche con l’introduzione di tecnologie innovative e obiettivi ambiziosi.