Il mercato dei chip mobile di fascia media si muove con costanza. Il nuovo Snapdragon 7s Gen 4 vuole dare una spinta a dispositivi che non competono con i flagship, ma che vogliono comunque farsi notare. Presentato in silenzio, il chip è il diretto successore del 7s Gen 3. L’approccio è quello del perfezionamento: stesso processo produttivo a 4nm, stessa configurazione core 1+3+4, ma qualche affinamento mirato.

Prima di tutto, un boost nella frequenza del core principale, che passa da 2.5GHz a 2.7GHz. Questo cambiamento riesce a migliorare l’esperienza quotidiana; soprattutto nelle azioni a singolo thread come l’apertura delle app. In parallelo, Qualcomm ha ritoccato anche la GPU Adreno, con un aumento del 7% nelle prestazioni grafiche. Tuttavia, è chiaro che il 7s Gen 4 è pensato per ottimizzare costi e resa, più che per sorprendere.
Un chip pensato per display veloci e foto ad alta risoluzione
La versatilità è il punto forte di questo SoC. Il Snapdragon 7s Gen 4 supporta display WFHD+ fino a 144Hz e risoluzioni massime di 1300×2900 pixel; numeri interessanti per chi punta a esperienze fluide anche nei dispositivi non premium. Sul fronte fotografico, si spinge fino a 200MP e consente la registrazione video in 4K HDR a 30fps. Il triplo ISP a 12-bit rimane una delle componenti più mature della piattaforma; è capace di gestire flussi da più sensori contemporaneamente con un’efficienza che resta competitiva.

In parallelo, troviamo pieno supporto a standard HDR come HDR10, HDR10+ e HLG; sia in registrazione che in riproduzione. Anche sul lato connettività, la situazione si fa interessante. Il chip integra il modem Snapdragon 5G con supporto Dual SIM Dual Active; quindi è possibile gestire due SIM 5G contemporaneamente. A questo si aggiungono Wi-Fi 6E e Bluetooth 5.4, a conferma del fatto che, almeno a livello di connessioni, ci si muove in un territorio che è sempre più vicino al top di gamma. Peccato per il mancato supporto al Wi-Fi 7 considerato ancora un optional per smartphone premium.
Snapdragon 7s Gen 4: prestazioni CPU e AI

Il cuore del SoC è sempre la combinazione di core Kryo: uno Prime Cortex-A720 a 2.7GHz, tre Cortex-A720 a 2.4GHz e quattro Cortex-A520 a 1.8GHz. Non cambia la struttura, ma migliora il tempo di risposta in scenari reali, come il multitasking leggero o la gestione di app social e multimediali. Il salto è contenuto, ma Qualcomm parla di un +7% sulle performance CPU e GPU rispetto al predecessore. In questa fascia di prezzo può bastare.

In ambito AI, il chip si affida ancora all’architettura Hexagon NPU; ovvero, offre supporto a intelligenza artificiale mista (INT4, INT8, INT16) e compatibilità con modelli LLM e LVM come LLaMA e Qwen. Non parliamo di elaborazione AI a livello flagship, ma per gestire assistenti vocali, foto ottimizzate e traduzioni in tempo reale è più che sufficiente. Interessante anche la presenza del Sensing Hub, un processore dedicato alla gestione di sensori e audio, con consumi energetici ridotti.
Sul lato storage e RAM, troviamo supporto a UFS 3.1 e LPDDR5 fino a 16 GB, una combinazione che garantirà velocità e reattività anche negli smartphone economici. Parlando di dispositivi, il primo smartphone a montarlo sarà il Redmi Note 15 Pro+, che debutterà in Cina domani 21 agosto 2025.
Conclusione: un aggiornamento atteso ma non spettacolare
Il Snapdragon 7s Gen 4 vuole consolidare la sua posizione nella fascia media. Non si reinventa, non osa troppo, ma migliora dove serve: nei tempi di risposta, nell’efficienza energetica, nella compatibilità con nuove tecnologie come i display ad alta frequenza e i sensori fotografici da centinaia di megapixel. Qualcomm ha scelto la strada del refinement e, in un mercato dove il prezzo è spesso più determinante delle specifiche pure, questa può essere una scelta vincente.
Il posizionamento è per dispositivi accessibili, ma con prestazioni solide. Il 7s Gen 4 sarà apprezzato da chi cerca affidabilità, versatilità e un buon equilibrio tra potenza e consumo. È un chip intelligente nella progettazione, più che nella potenza bruta.