Il 24 marzo rappresenta una data in cui la tecnologia si scontra con i limiti della fisica e della legislazione, spaziando dalla trasmissione di segnali invisibili alla regolamentazione dei monopoli software. In questa giornata, la storia ha registrato esperimenti pionieristici sulla radiofrequenza alla fine dell’Ottocento, il rilascio di un sistema operativo che ha ridefinito l’architettura dei computer moderni e una sentenza antitrust che ha scosso l’industria informatica.
Non si tratta di celebrazioni puramente tecniche, ma di momenti in cui l’ingegneria ha dovuto fare i conti con la stabilità operativa e le regole del mercato. Dal telegrafo senza fili russo alla fondazione Unix di Apple, fino alle multe europee comminate a Microsoft, emerge un quadro complesso; la tecnologia deve funzionare fisicamente, essere utilizzabile dai consumatori e rispettare le norme della concorrenza internazionale.
1896: Alexander Popov e la trasmissione del segnale radio
Il 24 marzo 1896, presso la Società Russa di Fisica e Chimica a San Pietroburgo, il fisico Alexander Popov dimostrò pubblicamente la trasmissione di segnali radio tra due edifici del campus universitario. Utilizzando un apparato basato su un coherer (un rivelatore di onde elettromagnetiche a limatura metallica) e un’antenna, inviò un messaggio in codice Morse coprendo una distanza di circa 250 metri. Il testo trasmesso era breve e simbolico: “Heinrich Hertz”, in onore dello scienziato che aveva dimostrato l’esistenza delle onde elettromagnetiche. Sebbene Guglielmo Marconi stesse conducendo esperimenti simili nello stesso periodo, il lavoro di Popov si distingueva per l’uso pratico dell’antenna come strumento fondamentale per catturare i segnali atmosferici e artificiali.
L’attrezzatura era rudimentale e la velocità di trasmissione estremamente bassa, ma la validità del concetto fisico era innegabile; tuttavia, la mancanza di una rapida commercializzazione e brevettazione ha spesso relegato questo evento in secondo piano nella storiografia occidentale. Questa dimostrazione rimane comunque una prova tecnica cruciale della fattibilità delle comunicazioni senza fili, realizzata in un contesto accademico rigoroso prima ancora di diventare un prodotto industriale globale.
2001: Mac OS X Cheetah e la stabilità Unix
Spostandoci all’inizio del nuovo millennio, il 24 marzo 2001 Apple rilasciò Mac OS X 10.0, nome in codice Cheetah, segnando un distacco netto e rischioso dal passato tecnologico dell’azienda. Questo software abbandonava il vecchio codice del Mac OS classico per adottare una base Unix derivata da NeXTSTEP, introducendo caratteristiche moderne come la memoria protetta e il multitasking preventivo.
Tecnicamente, il sistema era molto lontano dalla perfezione: l’interfaccia grafica Aqua, pur essendo visivamente innovativa con le sue trasparenze e ombre, risultava pesante per l’hardware dell’epoca, causando rallentamenti evidenti anche su macchine costose. Mancavano funzionalità essenziali come la riproduzione di DVD e il supporto per molte periferiche, rendendo il prodotto quasi una versione beta venduta al pubblico. Nonostante i difetti di gioventù e la lentezza operativa, Cheetah ha gettato le fondamenta strutturali su cui si basano ancora oggi i dispositivi della mela, dimostrando che la stabilità del kernel era prioritaria rispetto alla velocità immediata dell’interfaccia.
2004: L’Unione Europea sanziona il monopolio Microsoft
Il 24 marzo 2004 segna un punto di svolta legale per il settore tecnologico: la Commissione Europea inflisse a Microsoft una multa record di 497 milioni di euro per abuso di posizione dominante. L’accusa principale riguardava l’integrazione forzata di Windows Media Player nel sistema operativo Windows, una pratica che secondo i regolatori danneggiava i concorrenti nel mercato dello streaming multimediale.
Oltre alla sanzione economica, l’azienda di Redmond fu obbligata a rilasciare una versione del suo software priva del lettore multimediale, denominata Windows XP N, e a condividere parte del codice server con i rivali per garantire l’interoperabilità. La versione “N” fu un fallimento commerciale quasi totale, poiché i consumatori non vedevano vantaggi nell’acquistare un prodotto con meno funzioni allo stesso prezzo; tuttavia, la sentenza stabilì un precedente giuridico fondamentale. Per la prima volta, un ente regolatore interveniva pesantemente sul design di un software di massa, affermando che il controllo di una piattaforma non autorizza l’esclusione sistematica della concorrenza, un principio che oggi influenza le indagini sui giganti del web.
Lezioni di stabilità e regolamentazione del 24 marzo
Osservando gli eventi del 24 marzo, emerge chiaramente come la tecnologia richieda tempo per maturare e regole per prosperare in modo equo. La trasmissione di Popov ha mostrato che la fisica funziona anche senza brevetti immediati, mentre il lancio di Mac OS X ha insegnato che un’architettura solida (Unix) vale il sacrificio delle prestazioni iniziali. D’altro canto, la multa a Microsoft ha evidenziato che l’ingegneria del software non esiste in un vuoto legislativo; le decisioni di design possono avere conseguenze legali enormi se distorcono il mercato. In tutti questi casi, il successo o il fallimento non è stato determinato solo dalla qualità del codice o dell’hardware, ma dal contesto in cui sono stati inseriti. Cheetah era lento ma stabile, la radio di Popov era funzionale ma non commerciale, e Windows era onnipresente ma anticoncorrenziale. Queste date ci ricordano che il progresso tecnico è un equilibrio costante tra innovazione pura, usabilità pratica e responsabilità legale.











