Domenica scorsa si è svolta la 2a edizione della camminata sportiva, non competitiva Maternum Marathon con partenza e arrivo in città di Piansano, provincia di Viterbo. In questo articolo racconteremo la camminata sul percorso di 33 km.
Maternum era una cittadina etrusco-romana, il cui nome compare per la prima volta in una carta delle strade romane all’interno di un tragitto Tuscania-Maternum-Saturnia di circa 45 km. Sembra che la cittadina fosse collocata tra Tuscania e Saturnia lungo la Via Clodia, ma la sua esatta posizione è tuttora sconosciuta perché al tracciato principale della via romana si affiancava una fitta rete di collegamenti che costituivano una complessa rete viaria minore che rende difficile l’ubicazione precisa della cittadina.
La città ospitante, Piansano, è un piccolo borgo in provincia di Viterbo, molto vicino a lago di Bolsena. Di origini etrusco-romane, la città di Piansano subì tanti cambiamenti dovuti ai vari passaggi di proprietà: dai romani, che suddivisero il suo territorio in piccoli insediamenti fino al violento (si pensa) assedio durante la guerra tra Goti e Bizantini; dai conti di Vetralla durante i quali il borgo guadagno l’epiteto di Castrum fino alla famiglia Bisenzo, per passare poi alla famiglia di Vico e finalmente entrare a far parte dei possedimenti della famiglia Farnese, che nel 1385 distrusse il castello. L’attuale struttura di Piansano è del inizio Cinquecento, realizzata su commissione del cardinale Alessandro Farnese.
Alla partenza, prevista per le ore 8,00 dalla piazza Lucia Burlini, si sono dati appuntamento tanti partecipanti, molti di loro per la prima volta sul percorso, altri ritornati dopo la bella esperienza della prima edizione. Dopo qualche breve e utile raccomandazione da parte degli organizzatori, la camminata inizia subito con un’immersione totale nei boschi circostanti, dove la natura incanta con i suoi giochi di luce e colori in una bellissima mattina di giugno.
Dopo un tratto nei boschi e un primo ristoro ben fornito, si ritorna a Piansano per un passaggio nel centro storico La Rocca, con la sua architettura che ricorda il suo passato da borgo.
Lasciato alle spalle Piansano, la camminata prosegue in un continuo alternarsi di campi coltivati, boschi, frutteti. La fatica dei saliscendi e del caldo che si fa sentire con l’avanzare delle ore è alleggerita dall’azzurro del cielo e dal vento leggero che in questa zona della Tuscia è sempre presente.
Ed è proprio il vento il motivo della particolarità di questa camminata: le turbine eoliche. Disseminate tutto intorno, impressionano per la loro grandezza e maestosità, e allo stesso tempo trasmettono tranquillità con il ritmo regolare delle pale che girano con un piacevole fruscio.
Le turbine eoliche o generatori eolici possono essere ad asse orizzontale oppure ad asse verticale. Un generatore eolico ad asse di rotazione orizzontale al suolo (HAWT, in inglese Horizontal Axis Wind Turbines) è formato da una torre in acciaio di altezze tra i 60 e i 100 metri sulla cui sommità si trova un involucro (gondola) che contiene un generatore elettrico azionato da un rotore a pale lunghe tra i 20 e i 60 metri. Esso genera una potenza molto variabile, che può andare da pochi kW fino a 5-6 MW, in funzione della ventosità del luogo e del tempo. Richiedono una velocità minima di 3–5 m/s ed erogano la potenza di progetto ad una velocità del vento di 12–14 m/s. Ad elevate velocità (20–25 m/s), l’aerogeneratore viene bloccato da un sistema frenante per ragioni di sicurezza.
Con il passare dei km, il percorso porta i partecipanti verso un’altra sorpresa: il lago di Bolsena. Della camminata intorno al lago di Bolsena abbiamo parlato in questo articolo. Questa volta il lago si può ammirare solo dall’alto.
All’arrivo tutti i partecipanti sono stati accolti con un buonissimo ristoro a base di prodotti locali. L’evento Maternum Marathon 2023, alla sua seconda edizione è stato ben organizzato dalla Pro Loco, per tre distanze ad anello 11 km, 18 km e rispettivamente 33 km.
Il materiale utilizzato è stato il seguente: