Matter 1.4.2 punta tutto sull’affidabilità e su una struttura sicura e che duri nel tempo. La nuova versione porta modifiche sostanziali nel mondo della domotica che rendono l’infrastruttura smart più resiliente, meglio orchestrata e meno soggetta a imprevisti.

Il protocollo Matter 1.4.2, annunciato dalla Connectivity Standards Alliance (CSA), consolida le basi dell’intero ecosistema domotico; crea ponti stabili tra dispositivi di marchi diversi, ottimizza la comunicazione e migliora l’interoperabilità. Questo aggiornamento concentra gli sforzi su tre aree precise: stabilità, sicurezza e cooperazione tra piattaforme.
Ogni modifica punta a far funzionare meglio ciò che già esiste; l’obiettivo è di garantire un’esperienza domestica intelligente più fluida e sicura.
Wi-Fi-only commissioning: semplicità e risparmio senza Bluetooth
Uno dei punti più discussi della 1.4.2 è la nuova modalità di setup dei dispositivi tramite sola rete Wi-Fi. Storicamente, il processo di commissioning richiedeva Bluetooth Low Energy per stabilire il primo contatto tra controller e device. Ora, grazie all’introduzione del Wi-Fi Unsynchronized Service Discovery (conosciuto anche come Wi-Fi Aware), questo vincolo viene rimosso. In pratica il tuo telefono o hub dialoga direttamente con il nuovo oggetto tramite speciali pacchetti Wi-Fi; senza passare per il Bluetooth.

Il beneficio è duplice: da un lato, le aziende potranno progettare dispositivi meno complessi e più economici; dall’altro, chi acquista potrà accedere a un ventaglio più ampio di prodotti Matter-ready.
Inoltre, questo approccio apre la strada all’adozione di Matter su device già presenti nelle case, purché dotati di connettività Wi-Fi; è un’opportunità per estendere la compatibilità.
Tuttavia c’è un “ma”: per beneficiare appieno di questa modalità, anche il tuo telefono e il tuo hub devono supportare Wi-Fi Aware. Apple ha annunciato il supporto retroattivo da iPhone 12 con iOS 26; Android lo gestisce già, ma potrebbe servire un aggiornamento. Nei prossimi mesi vedremo una transizione graduale. I nuovi prodotti potrebbero costare di meno; mentre quelli esistenti riceveranno il supporto via firmware se integrano un chip Wi-Fi compatibile.
Sicurezza rinforzata: tre nuove barriere contro le intrusioni
La sicurezza è una colonna portante dell’ecosistema Matter. Con la release 1.4.2, vengono introdotti tre meccanismi che alzano il livello di protezione: Vendor ID Verification, Access Restriction Lists e Certificate Revocation Lists.
Il primo permette ai controller di verificare, in modo crittografico, che gli amministratori del dispositivo siano davvero quelli dichiarati. Invece il secondo introduce liste di accesso per dispositivi di rete come router e access point, limitando l’intervento a software autorizzati. Il terzo infine fornisce un sistema centralizzato di revoca per i certificati di identità (DAC), così da impedire che device compromessi o falsificati entrino nel sistema.
Come sottolineato dagli sviluppatori, l’obiettivo è creare un’infrastruttura in grado di reagire in tempo reale a minacce potenziali, senza per questo complicare la vita a chi configura o utilizza i dispositivi.

Matter, scene e automazioni più fluide e affidabili
Chi ha familiarità con le scene domotiche sa quanto possa essere frustrante la mancata sincronizzazione tra dispositivi. Matter 1.4.2 interviene anche su questo. Le scene diventano ora “certificabili” e introducono nuove funzionalità, come comportamenti temporizzati.
In altre parole potrà bastare un comando per abbassare le luci gradualmente, attivare la musica e regolare la temperatura. Il tutto in modo più veloce, anche tra prodotti di produttori diversi. Ogni ecosistema potrà continuare a definire le proprie scene, ma lo standard Matter garantirà un comportamento prevedibile e stabile tra dispositivi certificati.
Questa coerenza è particolarmente utile in ambienti multi-admin, dove più piattaforme (come Google Home, Apple HomeKit e Alexa) controllano lo stesso ambiente. Il risultato è un’esperienza più fluida, dove la domotica smette di essere una somma di pezzi e inizia a comportarsi come un insieme organico.
Matter: ottimizzazioni di rete e hardware
L’efficienza è il filo conduttore che attraversa molte delle novità introdotte dalla release 1.4.2. L’ottimizzazione del traffico è una di queste. Con il concetto di “Quieter Reporting“, i dispositivi Matter impareranno a parlare meno e solo quando serve. Basta aggiornamenti ridondanti o trasmissioni continue di stati intermedi: si punta a reti meno affollate e a dispositivi più longevi, soprattutto quelli alimentati a batteria.
In parallelo, vengono alzati gli standard minimi per i dispositivi che gestiscono la rete: i Thread Border Router dovranno supportare almeno 150 connessioni, mentre gli access point Wi-Fi saliranno a quota 100. Inoltre, si introduce il supporto obbligatorio per il Target Wake Time, utile per coordinare il risveglio dei device a basso consumo.
In uno scenario sempre più popolato di sensori, interruttori, videocamere e automazioni, evitare colli di bottiglia e interferenze è fondamentale per un’esperienza senza intoppi.

Endpoint Unique ID: fine ai duplicati quando ricolleghi un dispositivo
Molti oggetti hanno più “punti” controllabili; una ciabatta con quattro prese, un interruttore con tre pulsanti, un hub con tante porte USB. Prima di 1.4.2, se rimuovevi e riaggiungevi il dispositivo, ogni ecosistema poteva assegnare ID diversi a quei punti: la prima presa diventava “Plug 1” su Google Home e “Socket A” su HomeKit, generando confusione.
Ora ogni endpoint riceve un identificatore univoco e permanente, indipendente dall’amministratore.
Matter 1.4.2: una base più solida per quello che verrà
Matter 1.4.2 è un rilascio che agisce sulle fondamenta. Le migliorie riguardano la sicurezza, ora più proattiva; l’interoperabilità, resa più solida tra dispositivi di brand diversi; le performance di rete, ottimizzate con nuovi criteri di gestione del traffico. Anche le scene sono gestite con più logica e prevedibilità; diventano più fluide, grazie a una struttura certificabile e a comportamenti temporizzati.
La strada tracciata da Matter 1.4.2 prepara il terreno per le innovazioni annunciate per Matter 1.5, atteso per l’autunno. Telecamere di sicurezza, nuove categorie di sensori e funzionalità avanzate potranno inserirsi in un ecosistema già consolidato e affidabile, invece di dover combattere contro problemi di compatibilità e stabilità.
Serve tempo affinché tutto ciò venga assorbito da produttori e piattaforme. Tuttavia, Matter vuole diventare la lingua comune della domotica globale; con ogni nuova release compie un ulteriore passo in questa direzione.