Il 2 settembre la Svizzera ha annunciato ufficialmente Apertus, il suo primo Large Language Model multilingue completamente open source. Il progetto rappresenta la collaborazione tra EPFL, ETH Zurich e il Centro Svizzero di Calcolo Scientifico (CSCS). Partendo dal nome si capisce subito la volontà di mettere la tecnologia AI al servizio del bene pubblico. L’impostazione è radicalmente trasparente: ogni componente del modello è disponibile pubblicamente. Dalla documentazione tecnica ai pesi, dai dati di addestramento fino alle strutture utilizzate per l’intero processo di sviluppo.

L’architettura di Apertus si basa su due versioni principali: con 8 miliardi e 70 miliardi di parametri. Questa doppia offerta consente l’utilizzo del modello in diversi contesti. La versione più leggera è adatta a progetti su scala ridotta (anche su computer casalinghi), mentre quella più grande può supportare iniziative complesse in ambito accademico, sanitario, giuridico o industriale.
Ma l’importanza di questo modello sta nell’inclusività linguistica, trasparenza regolamentare e apertura tecnica. Il nome stesso, Apertus, evoca l’idea di rendere aperta una tecnologia che fino ad oggi è rimasta spesso opaca e controllata da pochi privati.
Cos’è Apertus
Sviluppato con oltre 10 milioni di ore GPU fornite dal supercomputer “Alps” di CSCS, Apertus vuole essere un fondamento su cui costruire applicazioni AI etiche, affidabili e adatte alle esigenze europee. A differenza di molti modelli proprietari, Apertus rende disponibile anche il codice sorgente intermedio; quindi, offre la possibilità di ripercorrere e verificare ogni fase dell’addestramento.
Questo livello di apertura rappresenta una condizione cruciale per garantire fiducia nel sistema. L’intero dataset di training, composto da 15.000 miliardi di token, è stato attentamente filtrato per eliminare contenuti sensibili, rispettare il diritto d’autore e rispondere alle direttive della legge europea sull’AI. Ha una copertura di oltre 1.000 lingue e dialetti, tra cui svizzero tedesco e romancio. Il 40% del suo corpus proviene da fonti non anglofone.
Il modello è già accessibile attraverso Swisscom, che lo integra nella sua piattaforma AI sovrana; ma anche tramite Hugging Face, punto di riferimento globale per la condivisione di modelli AI. Anche chi risiede fuori dalla Svizzera può interagire con Apertus attraverso la Public AI Inference Utility.
Una risposta concreta ai limiti dei modelli chiusi
Il modello svizzero vuole offrire un’intelligenza artificiale costruita con criteri etici e accessibili. Le istituzioni coinvolte non inseguono le big tech sul piano del marketing o delle prestazioni più vistose.
Secondo i ricercatori coinvolti, Apertus ha il potenziale per diventare una vera infrastruttura pubblica, al pari dell’elettricità o delle reti idriche. Un bene comune. È anche un’opportunità concreta per garantire che i dati europei restino in Europa e vengano trattati secondo normative locali; incluse quelle sulla privacy e sulla sovranità tecnologica.
Il modello è distribuito con licenza Apache 2.0; le prossime versioni sono già in fase di progettazione. Durante gli hackathon delle Swiss {ai} Weeks, sviluppatori e ricercatori possono mettere alla prova il modello, proporre miglioramenti e contribuire al ciclo di aggiornamento continuo. È un approccio iterativo e decentralizzato, perfettamente coerente con lo spirito open del progetto.
Apertus: l’inizio di un percorso condiviso
La nascita di Apertus rappresenta l’inizio di un’IA accessibile, trasparente e costruita con spirito pubblico. Questo modello, unico nel suo genere in Europa, mostra che un’altra via è possibile. Dimostra che si può progettare un’IA potente e responsabile senza cedere al compromesso tra performance e etica.
La sfida è quella di costruire un ecosistema fatto di integrazioni, progetti, feedback e adattamenti. L’iniziativa non pretende di sostituire i colossi globali, ma si pone come alternativa credibile; soprattutto in contesti dove la qualità dei dati, la localizzazione linguistica e la compliance normativa sono elementi critici.
Con Apertus, la Svizzera dimostra come sia possibile costruire un modello linguistico nazionale senza rinunciare all’apertura. Ora sarà la comunità a determinare il valore reale di questo progetto, contribuendo con idee, codice, esperienze d’uso.