Immagina di chiedere al tuo chatbot preferito di trovare e acquistare i biglietti per un concerto che va in vendita a mezzanotte. Questo scenario non è più fantascienza; Google ha annunciato l’Agent Payments Protocol (AP2), un sistema aperto che consente agli agenti di intelligenza artificiale di gestire acquisti e transazioni finanziarie in modo diretto, senza intervento umano.


Il protocollo non si limita a semplificare lo shopping; stabilisce anche un nuovo standard per la sicurezza e la trasparenza nelle transazioni automatizzate. Più di sessanta organizzazioni, tra cui colossi come Mastercard, American Express, PayPal e Coinbase, hanno già aderito all’iniziativa. AP2 è stato concepito come uno strumento aperto e interoperabile, capace di funzionare su qualsiasi piattaforma AI, con qualsiasi sistema di pagamento e qualsiasi fornitore.
La sua struttura è basata su prove crittografiche verificabili in grado di creare una catena di responsabilità chiara e auditabile per ogni singola transazione. Un’infrastruttura fondamentale per il commercio del futuro, dove i dispositivi negoziano e pagano tra loro, sempre sotto la supervisione e secondo le regole stabilite dalle persone. La documentazione completa, rilasciata con licenza Apache 2.0, è disponibile su GitHub; invita sviluppatori e aziende a contribuire e integrare il protocollo nei propri sistemi.
Parallelamente nasce x402; un’estensione pensata per i stablecoin e per le valute digitali, realizzata insieme a Coinbase, MetaMask ed Ethereum Foundation. L’idea di fondo è quella di offrire un linguaggio comune tra dispositivi che vendono e dispositivi che comprano; senza blocchi di natura tecnica o normativa.
Come AP2 garantisce sicurezza e controllo nei pagamenti delegati all’AI
La sfida nel delegare acquisti a un’intelligenza artificiale non è la tecnologia, ma avere la fiducia da parte del consumatore. In parole semplici AP2 si basa su tre pilastri: autorizzazione, autenticità e responsabilità. Il primo si realizza attraverso il mandato di intento (Intent Mandate), un file firmato digitalmente che descrive marca, prezzo massimo, fascia oraria e ogni altra condizione. Poi il secondo pilastro si concretizza nel Cart Mandate, un documento analogo ma più puntuale perché vincola articolo, importo esatto e commerciante. Il terzo pilastro è il mandato di pagamento, riservato alla rete di elaborazione e all’istituto emittente, che contiene indicatori di rischio e prova che l’intera sequenza è avvenuta senza interferenze.
Ogni mandato viene sigillato con credenziali verificabili (VC); nessuno può alterare il contenuto senza invalidare la firma. Il flusso è indipendente dal metodo di pagamento: funziona con carte di credito, debito, bonifici istantanei, stablecoin e persino wallet decentralizzati.
Il vantaggio per i venditori è duplice; riducono l’esposizione a charge-back e ottengono dati certi sull’autorizzazione, utili in sede di contenzioso.


I buyer, invece, possono delegare compiti complessi come acquistare un biglietto appena disponibile oppure rinnovare una licenza software se il prezzo scende; tutto senza dover restare incollati allo schermo. Infine, le banche ottengono un audit trail end-to-end che semplifica la compliance PCI-DSS e le verifiche antiriciclaggio.
Sono possibili anche acquisti in tempo reale, con la persona presente; in questo caso il Cart Mandate viene generato dopo una conferma su un’interfaccia considerata affidabile. Per gli acquisti automatici, quando la persona non è presente, l’Intent Mandate può autorizzare l’agente a generare autonomamente il Cart Mandate; ma solo se tutte le condizioni predefinite sono soddisfatte.
L’architettura tecnica di AP2: interoperabilità, privacy e integrazioni future
AP2 ovviamente non è un sistema chiuso o proprietario. È stato progettato come un’estensione di protocolli aperti già esistenti; in particolare Agent2Agent (A2A) per la comunicazione tra agenti e Model Context Protocol (MCP) per l’accesso agli strumenti. Questa scelta permette agli sviluppatori di riutilizzare capacità già consolidate e specializzando AP2 solo sullo strato dei pagamenti.
Il protocollo definisce una precisa architettura basata sui ruoli per separare le responsabilità e minimizzare l’esposizione dei dati sensibili. L’agente di shopping, che interagisce direttamente con la persona, interpreta il compito e negozia i carrelli. Un Credentials Provider, come un portafoglio digitale, custodisce i metodi di pagamento e genera gli artefatti specifici necessari.
Il commerciante espone il proprio catalogo e firma i carrelli finali. Il processore di pagamento del commerciante assembla poi l’oggetto di autorizzazione per la rete finanziaria. I dati sensibili, come i numeri delle carte, rimangono sempre all’interno del Credentials Provider e non transitano mai attraverso gli agenti generalisti.
Più di 60 organizzazioni hanno già aderito; tra esse Mastercard, American Express, PayPal, Salesforce, Intuit, ServiceNow, Worldpay, Adyen, Coinbase, Etsy, Shopify e Ant International.
Questo sistema crea una traccia di verifica completa, rispondendo a tre domande fondamentali: l’autorità è stata davvero delegata ? La richiesta riflette ciò che la persona intendeva e ha approvato ? E chi è responsabile se qualcosa va storto ? La risposta è sempre tracciabile attraverso la catena di firme digitali.
x402 e stablecoin: integrazione delle criptovalute nel protocollo AP2
Il mondo crypto si muove per micro-pagamenti e transazioni machine-to-machine, ambiti in cui le commissioni tradizionali risultano proibitive. Per questo Google, insieme a Coinbase, ha integrato x402 in AP2. Il nome deriva dall’header HTTP 402, originariamente pensato per richieste di payment required.
L’estensione converte quel codice in un comando eseguibile; l’agente riceve una richiesta di denaro, verifica il mandato, trasferisce stablecoin su rete Ethereum o Base e ottiene in cambio il servizio richiesto. Il meccanismo è già testato in un prototipo con Lowe’s Innovation Labs; l’agente analizza una foto di una veranda, calcola i materiali necessari, trova il punto vendita più vicino, genera un carrello e salda in USDC senza carte di credito né dati personali.
I benefici sono velocità (settlement in 15 secondi), minori costi di transazione e assenza di charge-back. Ethereum Foundation sta parallelamente definendo lo standard ERC-8004 per rendere gli agenti capaci di scoprirsi, verificarsi e pagarsi autonomamente sulla blockchain. Il risultato è un ecosistema dove le macchine non solo parlano, ma si scambiano valore in tempo reale senza intermediari.
Casi d’uso reali : cosa cambia nel concreto per negozi e consumatori
Immagina di voler rinnovare il tuo completo sportivo da corsa ; chiedi al chatbot “trova un paio di scarpe running tra 100 e 150 € taglia 42 per uomo, con drop normale”. Il sistema monitora centinaia di shop e individua il paio di scarpe quando il prezzo scende; infine genera un carrello firmato dal merchant e chiude l’acquisto magari mentre dormi o sei impegnato in altre attività. Il tutto è tracciato da mandati che possono essere esibiti al servizio clienti per resi o garanzie.
In un altro scenario pianifichi un weekend a Venezia con budget 700 €: l’agente interroga compagnie aeree, treni ed alberghi. Una volta trovata la combinazione ottimale, firma digitalmente le prenotazioni e invia il QR code del check-in sulla tua app.
Per le aziende, il vantaggio è ancora più marcato. Un reparto può istruire l’agente ad acquistare licenze cloud solo quando il costo scende sotto una certa soglia; il sistema verifica i consumi real-time, scala le risorse e salda in automatico con stablecoin per evitare spread valutari.
I merchant ottengono vendite che altrimenti andrebbero perse; il cliente medio abbandona il carrello il 70% delle volte quando deve reinserire i dati della carta. Invece con AP2 l’agente completa l’ordine in millisecondi. Infine, il customer care può contare su evidenze crittografiche per risolvere contestazioni; se il mandato mostra “massimo 100 €”, ma il carrello è di 120 €, la banca riconosce immediatamente l’anomalia e avvia il rimborso.
Checklist per sviluppatori, merchant e istituti di pagamento che vogliono integrare AP2
Innanzitutto, scarica la specifica dal repository pubblico di Google: troverai codice di esempio in Python, i tipi di dati per i mandati e flussi di test per carte e stablecoin. Secondo punto: valuta se il tuo checkout è già payment-agnostic; in caso contrario, prevedi un layer che accetti almeno card, stablecoin e bonifico istantaneo.
Terzo, implementa la logica di verifica delle firme: le librerie open-source sono disponibili per Node, Go e Rust. Quarto, se sei un merchant, predisponi un endpoint dedicato dove l’agente può richiedere un carrello firmato; include SKU, prezzo finale e sconti applicati.
Quinto, aggiorna i processi di risk management: i mandati contengono indicatori di presenza umana (human-present) o assenza (human-not-present); utilizzali per regolare l’eventuale step-up di autenticazione. Sesto, se operi in ambito crypto, integra l’estensione x402; basta aggiungere l’header 402 e indicare l’indirizzo wallet dove ricevere gli stablecoin.
Infine, partecipa alla community; Google ha aperto un forum tecnico dove proponere miglioramenti, segnalare bug o suggerire nuovi metodi di pagamento. Le prime implementazioni arriveranno nei prossimi mesi; chi inizia oggi avrà un vantaggio competitivo quando il protocollo diventerà lo standard de-facto del commercio autonomo.
Cosa aspettarti nei prossimi mesi
Le aziende che aderiscono subito ottengono riduzione dei costi di transazione, minori carichi di assistenza e aumento delle conversioni. I consumatori, invece, ricevono risparmio di tempo, tutela legale grazie agli audit trail e possibilità di catturare offerte a tempo senza stress.
Nei prossimi mesi vedremo integrazioni dirette nei wallet mobile; Google sta già lavorando con Android Digital Credentials per salvare i mandati al sicuro nel chip Secure Element. Arriveranno anche plugin per WooCommerce, Shopify e Magento; così chi gestisce un e-commerce potrà abilitare l’acquisto tramite agente in pochi clic.
Sul fronte crypto, ERC-8004 sarà finalizzato e consentirà agli agenti di scoprirsi dinamicamente sulla blockchain, rendendo ancora più fluidi i pagamenti cross-chain. Infine, le banche centrali stanno studiando versioni wholesale dei CBDC compatibili con AP2; quando arriveranno, un agente aziendale potrà pagare fornitori esteri in moneta digitale della banca centrale, con regolamento istantaneo e zero rischio di cambio.
Gli agenti AI diventano acquirenti autonomi
Il protocollo AP2 è un nuovo paradigma nel commercio elettronico.Non devi più perdere tempo navigando tra decine di siti per confrontare prezzi o cercare offerte. Puoi semplicemente chiedere al tuo agente di cercare la combinazione perfetta di viaggio e hotel per le tue vacanze, entro un budget prestabilito.
Questo livello di automazione e coordinamento è impossibile con i sistemi attuali, che presuppongono sempre un essere umano che clicca il pulsante “acquista”. AP2 rende tutto questo possibile, sicuro e tracciabile.
Google ha chiarito che AP2 continuerà a evolversi in modo aperto, con l’aggiunta di nuove implementazioni di riferimento e l’allineamento con gli organismi di standardizzazione per i formati delle credenziali e le primitive di identità. Il consiglio è quello di sperimentare fin da subito con le demo disponibili su GitHub, perché il commercio autonomo non è più una prospettiva lontana: è una realtà che accelera ogni mese.










