OpenAI ha reso disponibile ieri una variante specializzata nel coding del suo modello linguistico più recente GPT-5, denominata GPT-5-Codex. Questo strumento nasce per integrarsi perfettamente negli ambienti di sviluppo software; offre capacità mirate alla scrittura, revisione e refactoring del codice. Non si tratta di un semplice aggiornamento dell’agente AI Codex rilasciato lo scorso maggio. Il nome “Codex” infatti, ora identifica un’intera famiglia di strumenti e modelli dedicati alla programmazione, non più un singolo agente AI.


È già operativo all’interno di ChatGPT, nell’estensione per VS Code, nella versione CLI e nell’agente asincrono chiamato Codex Cloud, accessibile anche dall’app per iPhone. L’azienda ha confermato che l’accesso tramite API arriverà a breve, rendendo il modello disponibile anche per integrazioni personalizzate.
Il modello si distingue non solo per la capacità di affiancare sviluppatori in sessioni rapide e interattive, ma anche per la sua autonomia in task a lungo termine, come grandi refactoring o generazione di test. GPT-5-Codex è particolarmente efficace nelle attività di code review; grazie a un addestramento mirato. Può analizzare le pull request confrontando l’intento dichiarato con l’implementazione reale; può eseguire test per validare il funzionamento del codice. Puoi persino assegnargli automaticamente la revisione di specifici repository GitHub tramite container temporanei.
Questa capacità di agire in modo autonomo, combinata con un’interfaccia intuitiva, lo rende uno strumento versatile. Non è più necessario fornire istruzioni dettagliate per ogni singola operazione; il modello comprende il contesto e agisce di conseguenza.
Secondo Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI, la sua presenza è già massiccia. Nel giorno del lancio GPT-5-Codex ha gestito circa il 40% del traffico totale dei servizi Codex. Questo dato indica un’adozione immediata e diffusa tra chi utilizza quotidianamente questi strumenti. La transizione da modelli generalisti a varianti specializzate sembra essere la direzione intrapresa da OpenAI per migliorare l’efficacia pratica dei suoi sistemi.
GPT-5 Codex : reattività dinamica e comprensione contestuale
Uno degli elementi che differenziano GPT-5 Codex è la sua capacità di regolare autonomamente il tempo dedicato a un compito in base alla sua complessità. Se riceve una richiesta semplice, risponde rapidamente; se invece si trova a dover correggere centinaia di file in un sistema distribuito, può lavorare per diverso tempo, testare, correggere, e riprovare, fino a una soluzione soddisfacente.
La sua architettura è progettata per riconoscere le sfumature del codice e mantenere coerente il contesto lungo l’intera sessione. Questo permette di spostarsi tra ambienti locali e cloud senza perdere informazioni cruciali. Chi utilizza Codex con un account ChatGPT attivo (Plus, Pro, Business, Edu o Enterprise) può sfruttare questa continuità tra ambienti di sviluppo.
Miglioramenti nelle capacità di refactoring e revisione del codice
Nei test interni, GPT-5-Codex ha ottenuto 74,5% di accuratezza sul dataset SWE-bench Verified, superando il 72,8% di GPT-5. Ancora più evidente è il miglioramento nei compiti di refactoring, dove il punteggio è salito al 51,3% rispetto al 33,9% del modello base. Questi risultati sono stati confermati su 500 task di progettazione software; inclusi progetti open source in Python, Go e OCaml, con modifiche che coinvolgono centinaia di file e migliaia di righe di codice.


Il modello è in grado di navigare nel codebase, analizzare le dipendenze, eseguire test e validare il comportamento del software prima di proporre modifiche. Questo livello di analisi è paragonabile a quello di un senior engineer; è capace di intervenire su pull request complesse e di individuare bug critici prima che raggiungano la produzione. OpenAI ha dichiarato che internamente GPT-5-Codex revisiona la maggior parte delle pull request, trovando centinaia di problemi al giorno, spesso prima che un essere umano inizi la review.
Inoltre Codex mostra miglioramenti tangibili nella creazione di interfacce web mobile-friendly. Mentre prima, era comune aggiungere manualmente il prompt “rendilo adatto ai dispositivi mobili” ora questa richiesta sembra superflua. Il sistema produce automaticamente layout responsivi, adattandosi a schermi di diverse dimensioni.
Anche i commenti inseriti nel codice sono più pertinenti. Le annotazioni generate sono più corrette e quelle irrilevanti sono ridotte. Meno commenti inutili significano meno distrazioni e più focus sulle modifiche essenziali.
Dove e come utilizzare GPT-5-Codex oggi stesso
GPT-5-Codex è già accessibile a chi possiede un abbonamento a pagamento di ChatGPT. È disponibile per i piani Plus, Pro, Business, Education ed Enterprise. Basta accedere alla piattaforma e iniziare a interagire con il modello attraverso l’interfaccia di chat. Per chi preferisce lavorare direttamente nel proprio ambiente di sviluppo, l’integrazione con Visual Studio Code è immediata.
Basta installare l’estensione ufficiale di OpenAI e selezionare GPT-5-Codex come modello predefinito. Chi ama la riga di comando può utilizzare la versione Codex CLI; permette di eseguire comandi, navigare nel codice e gestire progetti interi da terminale.
Accesso remoto GPT-5 Codex : Cloud e API
Esiste anche un’opzione cloud, chiamata Codex Cloud, che funziona in modo asincrono. Può essere configurato per monitorare specifici repository su GitHub e avviare automaticamente revisioni del codice ogni volta che viene aperta una nuova pull request.
L’accesso a Codex Cloud è disponibile sia dal sito web chatgpt.com che dall’applicazione per iPhone. Per gli sviluppatori che lavorano su GitHub, l’integrazione nativa significa che le revisioni del codice possono avvenire direttamente sulla piattaforma, senza dover passare da strumenti esterni. Il modello analizza le modifiche, confronta il codice vecchio e nuovo, esegue test automatici e suggerisce miglioramenti. Tutto questo avviene in background, senza interrompere il flusso di lavoro.
L’unica limitazione attuale riguarda l’API. Al momento, non è possibile chiamare GPT-5-Codex direttamente tramite le API pubbliche di OpenAI. L’azienda ha però dichiarato che il rilascio è imminente. Una volta disponibile, aprirà la strada a integrazioni personalizzate, automazioni avanzate e strumenti di terze parti costruiti intorno a questo modello.
Il futuro dell’AI nello sviluppo software
GPT-5-Codex non è un semplice aiuto nella programmazione, è un sistema che comprende il contesto, valuta la complessità, agisce in autonomia e produce risultati affidabili su compiti di lunga durata. La sua integrazione nativa in IDE, CLI, piattaforme cloud e GitHub lo rende immediatamente utile in quasi ogni scenario di sviluppo. E’ uno strumento professionale, progettato per essere usato quotidianamente in ambienti di produzione. Inoltre la capacità di adattare il tempo di elaborazione alla complessità del compito è una caratteristica che lo distingue dalla concorrenza.
I principali attori nel campo dell’intelligenza artificiale come Anthropic e Google stanno investendo fortemente nello sviluppo di tool per aiutare i programmatori. Anthropic offre Claude Code e ha creato lo standard MPC. Anche Google è molto attiva con Gemini Code Assist (gratuito), Vertex AI, Google AI Studio, Firebase ecc. Chi ha già provato la versione attuale segnala un’esperienza generalmente positiva.
Tuttavia, anche se gli errori sono diminuiti, la supervisione umana resta fondamentale; soprattutto per il software destinato a essere rilasciato in produzione. Nonostante questo, l’impatto pratico è innegabile. Chi scrive codice oggi ha a disposizione diversi alleati che non solo accelerano il lavoro, ma migliorano anche la qualità del risultato finale. L’intelligenza artificiale diventerà sempre più integrata, discreta e indispensabile nel quotidiano di chi sviluppa software.










