La nuova avventura firmata CD Projekt Red prende forma con The Witcher 4. Una nuova demo è stata presentata pochi minuti fa in occasione della live di State of Unreal 2025 (sotto); la live ha mostrato uno sguardo concreto sull’ambizione dello studio; combinare potenza tecnologica e libertà narrativa all’interno della regione di Kovir, mai esplorata prima. Con Ciri protagonista principale.

La demo mostrata gira in tempo reale su una PlayStation 5 base, e mantiene 60 fotogrammi al secondo anche con ray tracing attivo. Il mondo di Kovir è popolato da centinaia di NPC animati, arricchito da effetti visivi dettagliati e ambientazioni dinamiche. Nel video ci sono intense scene di mercato, creature volanti e interazioni ambientali fluide, un assaggio di un ecosistema credibile e reattivo. La grafica è mozzafiato e iper realistica.
Il gioco purtroppo non arriverà prima del 2027; una finestra temporale che consentirà al team di evitare errori del passato e consegnare un titolo maturo, tecnicamente avanzato e narrativamente coinvolgente.
Ambientazione: Kovir tra neve, foreste e intrighi
Kovir è una regione autonoma che per la prima volta diventa esplorabile in un gioco della saga. Questa nazione montuosa, ricca di storia e tensioni politiche, si impone come nuovo fulcro narrativo nell’universo di The Witcher. La demo ha rivelato una varietà paesaggistica con vette innevate che riflettono la luce del tramonto, fitte foreste attraversabili in sella a Kelpie e piccoli villaggi costieri popolati da NPC capaci di interagire in modo dinamico.

Risse tra pescatori, dispute tra mercanti e l’arrivo di un circo itinerante. Ogni elemento è costruito per potenziare l’immersività. L’attenzione ai dettagli è visibile, le scene di vita quotidiana si sviluppano anche senza l’intervento del giocatore rendendo ogni città o borgo parte integrante del mondo.
Ciri che sembra avere una parte importante, si muoverà all’interno di Kovir con il suo cavallo Kelpie. L’architettura modulare del territorio suggerisce una mappa vasta, in grado di offrire percorsi multipli e segreti nascosti. La sensazione è quella di un mondo vivo, credibile e pronto a sorprendere in ogni angolo.
Gameplay e motore grafico: UE5 spinge i confini
La dimostrazione tecnica di The Witcher 4 è stata realizzata con Unreal Engine 5.6; un motore scelto per la sua flessibilità e potenza nel gestire complessi e dettagliati ambienti open-world. CD Projekt Red ha integrato tre tecnologie chiave: Nanite Foliage, che permette una vegetazione densa e fotorealistica senza sacrificare le prestazioni. ML Deformer, un sistema avanzato di animazione che migliora le espressioni facciali e i movimenti. Infine Lumen, utilizzato per ottenere un’illuminazione globale dinamica e naturale.

Durante la demo, il team ha enfatizzato il concetto di reattività ambientale; nella scena ambientata nel mercato di Valdrest erano presenti ben 300 NPC, tutti animati in tempo reale. Ogni personaggio mostra comportamenti autonomi, con animazioni fluide e un grado di dettaglio elevato. Le interazioni tra modelli, ombre, particelle e luce dinamica generano una composizione visiva che richiama il linguaggio cinematografico.
Dialoghi, sessioni di esplorazione a cavallo tra le montagne e un combattimento aereo contro una creatura alata. Le sequenze hanno messo in luce un sistema di combattimento più raffinato; sembra bilanciare efficacemente la velocità d’azione con una maggiore precisione nei colpi e nelle schivate. Un gameplay che punta all’equilibrio tra spettacolarità e controllo.
La trama ruoterà attorno alla esplorazione di Ciri delle terre del Nord. La presenza di nuove minacce soprannaturali, combinate con la pressione del potere insito in lei, renderà il suo percorso denso di sfide e sorprese.

The Witcher 4 : conclusione
The Witcher 4 è una produzione ambiziosa; un progetto che intende fondere in modo coerente le innovazioni tecnologiche con una narrazione profonda e matura. La demo presentata durante lo State of Unreal 2025 rivela l’obiettivo di costruire un RPG open-world capace di reagire alle azioni del giocatore in maniera organica. Ogni elemento dell’ambiente, dagli edifici alle interazioni tra NPC, è stato progettato per avere un peso specifico; ogni scelta fatta si traduce in conseguenze concrete.
Il ritorno in scena di Ciri si spera che aggiungerà spessore alla trama. L’ambientazione inedita di Kovir fornirà un contesto in cui politica, cultura e pericoli si fonderanno in modo credibile. L’utilizzo spinto delle capacità offerte da Unreal Engine 5 sarà lo strumento per raccontare un mondo pieno di vita e pronto a reagire alle nostre azioni.

La finestra di lancio, fissata tra il 2027 e il 2028, lascia intuire che CD Projekt Red non ha intenzione di affrettare i tempi. Il ricordo del debutto problematico di Cyberpunk 2077 sembra aver consolidato un approccio più prudente. Le premesse, pur ancora nella fase di sviluppo, sono già robuste; tutto lascia presagire che The Witcher 4 possa diventare una nuova pietra miliare nel panorama degli RPG.