La BYD YangWang U9 Extreme, ipercar elettrica del gruppo cinese BYD, ha stabilito un nuovo record di velocità massima per vetture di produzione in serie. Durante una diretta trasmessa dal circuito Automotive Testing Papenburg in Germania, questa elettrica iperperformante ha raggiunto una velocità massima di 496,22 km/h. Il risultato supera il precedente primato detenuto dalla Bugatti Chiron Super Sport 300+, fermo a 490,48 km/h dal 2019.


Sebbene il record ufficiale omologato richieda la media di due passaggi in direzioni opposte, e il record del U9 Extreme sia stato ottenuto in una sola direzione, il traguardo viene considerato di grande rilevanza. Questo soprattutto perché anche il record del Bugatti fu stabilito in una corsa monodirezionale. L’attenzione si concentra quindi non solo sul numero in sé, ma sulla tecnologia che lo ha reso possibile.
La sfida alla velocità massima richiede una combinazione unica di potenza, aerodinamica, stabilità e gestione termica; aree in cui l’U9 Extreme ha dimostrato capacità fuori dal comune. Questo risultato colloca la Cina, e BYD in particolare, in una posizione di primo piano nell’Olimpo delle supercar; un territorio tradizionalmente dominato da consolidati marchi europei. L’U9 Extreme è una dimostrazione del know-how ingegneristico raggiunto da BYD.
Il veicolo è prodotto dal marchio YangWang, appartenente al colosso cinese BYD; noto per la sua leadership nel settore delle batterie e della mobilità elettrica. La casa automobilistica ha deciso di limitare la produzione a soli 30 esemplari; un auto da collezione per ricchi appassionati. L’auto è nata per dimostrare cosa sia tecnicamente possibile fare con l’attuale stato dell’arte dell’elettrificazione ad alte prestazioni.
YangWang U9 Extreme : quattro motori e piattaforma a 1.200 volt
Il cuore del YangWang U9 Extreme è un sistema di propulsione composto da quattro motori elettrici; ciascuno in grado di erogare 555 kW, per un totale di 2.220 kW, equivalenti a quasi 3.000 cavalli. Questa potenza è gestita da una piattaforma elettrica a 1.200 volt; una delle prime al mondo ad essere implementata su un’auto di serie. Tale architettura permette una maggiore efficienza energetica, una riduzione del peso grazie a cavi e componenti più compatti; il tutto unito ad una efficace gestione termica.
Il sistema Yi Sifang di BYD coordina in tempo reale la coppia su ogni singola ruota; con aggiornamenti superiori a 100 volte al secondo. Questo livello di controllo consente una trazione impeccabile anche a velocità estreme. A completare il quadro tecnico, la vettura monta una batteria Blade al litio ferro fosfato; è progettata specificamente per applicazioni da pista, con un sistema di raffreddamento a doppio strato e una capacità di scarico fino a 30 °C. Questo significa che l’energia può essere rilasciata in modo estremamente rapido; e anche senza pericolosi surriscaldamenti.
Il telaio integra inoltre il sistema DiSus-X; una sospensione attiva con valvole doppie che regolano il movimento verticale delle ruote in base alle condizioni dinamiche. Il risultato è un’auto che mantiene aderenza e stabilità anche durante frenate violente o curve ad alta velocità.
Il giro al Nürburgring in 6’59”
Il superamento del record del Bugatti Chiron Super Sport 300+ è l’elemento più eclatante, ma il BYD YangWang U9 Extreme ha segnato un tempo notevole anche nella cattedrale dell’automobilismo sportivo: il Nürburgring Nordschleife. Durante i test, ha completato un giro della Nürburgring Nordschleife in 6 minuti e 59,157 secondi, strappando il primato agli altri elettrici di serie, tra cui la Xiaomi SU7 Ultra, ferma a 7’04”.
Questo è il risultato di un design aerodinamico studiato nei minimi dettagli. La carrozzeria, lunga 4.991 mm e larga 2.029 mm, ospita un alettone posteriore a collo di cigno, un diffusore a doppio strato, uno splitter anteriore in fibra di carbonio e un cofano con doppio canale per ottimizzare il flusso d’aria.
Le ruote da 20 pollici sono abbinate a pneumatici GitiSport e·Gtr2 Pro, sviluppati in collaborazione con il produttore Giti per resistere a velocità superiori ai 500 km/h. I freni, a disco carboceramico con pinze in titanio, assicurano decelerazioni violente senza cedimenti. L’interno è altrettanto focalizzato sulle prestazioni: sedili a vasca, volante multifunzione, plancia digitale e un ampio schermo al centro.
Il peso complessivo è tenuto sotto controllo grazie all’uso estensivo di componenti in materiali compositi. I materiali dominanti sono fibra di carbonio e Alcantara, scelti per leggerezza e resistenza. Il rapporto potenza/peso si attesta a 1.217 cavalli per tonnellata, un valore che colloca l’auto tra i veicoli più performanti mai costruiti.


Il futuro delle hypercar elettriche
L’affermazione della BYD YangWang U9 Extreme è la conferma che l’elettrificazione è lo strumento con cui verranno scritti i prossimi capitoli dell’automobilismo sportivo. La combinazione di potenza immediata, controllo fine della trazione e architetture ad alto voltaggio offre un potenziale che i propulsori termici faticano a eguagliare.
Questo record, unito al tempo sul Nürburgring, dipinge il ritratto di un’auto completa. Per BYD, il successo dell’U9 Extreme sarà un biglietto da visita che parla di competenza, innovazione e ambizione. La tecnologia cinese per i veicoli elettrici ha raggiunto un livello di maturità tale da sfidare e battere i nomi più gloriosi della storia dell’auto.
Molte delle soluzioni sviluppate per questo progetto finiranno per filtrare nella produzione di serie, migliorando sicurezza, efficienza e prestazioni anche su veicoli più accessibili. La piattaforma a 1.200 volt, per esempio, potrebbe ridurre i tempi di ricarica e aumentare l’autonomia futura di altri modelli BYD. Il sistema DiSus-X potrebbe essere adattato per migliorare il comfort su strada, non solo le prestazioni in pista.
Guardando al domani, è probabile che questo risultato inneschi una nuova fase di competizione tecnologica, spingendo altri costruttori a rispondere. Il muro dei 500 km/h per un’auto di serie appare ora più vicino che mai.










